lunedì 12 giugno ’17

    X settimana del tempo ordinario

     

    nell’immagine una fotografia di Ferdinando Scianna

     

    Proverbio del giorno

    Il forestiero è forestiero solamente un giorno. (Hawaii)

     

    Iniziamo la giornata pregando

    Spirito Santo, tu soffi su ciò che è fragile. Tu accendi una fiamma di viva carità e d’amore che, dentro di noi, cova sotto la cenere. Ed anche le paure e le notti del nostro cuore, attraverso di te possono divenire l’aurora di una nuova vita.

     

    Maria Candida dell’Eucaristia

    Nata nel 1884 a Catanzaro, Maria visse a Palermo e a 14 anni iniziò la sua venerazione per l’Eucaristia. Rimase in famiglia per vent’anni, divenendone il sostegno. A 35 anni entrò fra le Carmelitane scalze scelta maturato dopo la lettura della “Storia di un’anima” di Teresa di Lisieux. Il distacco dalla famiglia fu straziante; i fratelli non andarono neppure a salutarla. Fu priora del monastero dal 1924 al 1947. Morì il 12 giugno del 1949.

     

    Ascoltiamo la Parola di Dio (Lc 7, 36 – 8, 3)

    Gesù salì sulla montagna e, messosi a sedere, gli si avvicinarono i suoi discepoli. Prendendo allora la parola, li ammaestrava dicendo: «Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli. Beati gli afflitti, perché saranno consolati. Beati i miti, perché erediteranno la terra. Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati. Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia. Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio. Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio. Beati i perseguitati per causa della giustizia, perché di essi è il regno dei cieli. Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli».

     

    Riflessione Per Il Giorno (Lettera di Papa Giovanni Paolo II alla donna)

    Grazie a te, donna-madre, che ti fai grembo dell’essere umano nella gioia e nel travaglio di una esperienza unica, che ti rende sorriso di Dio per il bimbo che viene alla luce, ti fa guida dei suoi primi passi, sostegno della sua crescita, punto di riferimento nel cammino della vita. Grazie a te, donna-sposa, che unisci il tuo destino a quello di un uomo, in un rapporto di reciproco dono, a servizio della comunione e della vita. Grazie a te, donna-figlia-sorella che porti nel nucleo familiare e nel complesso della vita sociale le ricchezze della tua sensibilità, intuizione, generosità e costanza. Grazie a te donna lavoratrice, impegnata in tutti gli ambiti della vita sociale, economica, culturale, artistica, politica, per il contributo che dai all’elaborazione di una cultura capace di coniugare ragione e sentimento, a una concezione della vita aperta al «mistero», alla edificazione di strutture economiche e politiche più ricche di umanità. Grazie a te, donna-consacrata, che sull’esempio della più grande delle donne, la Madre di Cristo, ti apri con docilità e fedeltà all’amore di Dio, aiutando la Chiesa e l’intera umanità a vivere nei confronti di Dio la risposta «sponsale», che esprime la comunione che Egli vuole stabilire con la sua creatura. Grazie a te, donna, per il fatto che sei donna! Con la percezione propria della tua femminilità arricchisci la comprensione del mondo e contribuisci alla piena verità dei rapporti umani.

     

    Intenzione del giorno

    Preghiamo perché in tutti i paesi del mondo si rinunci allo sfruttamento dei minori 

     

    Don’t forget! …Ricorda!

    Giornata mondiale di lotta contro lo sfruttamento del lavoro minorile.

    Sono milioni i bimbi lavoratori: la maggior parte è compresa tra i 5 e i 17 anni e svolge attività pericolose che avranno conseguenze su salute, sicurezza e sviluppo. I dati sono dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro. La regione Asia-Pacifico registra il maggior numero di bambini lavoratori tra 5 e 17 anni, rispetto all’Africa Subsahariana, America Latina e Caraibi. L’Africa subsahariana ha la più alta incidenza di lavoro minorile, con 1 bambino lavoratore su 5. Rispetto al 2008 il fenomeno è sceso del 25% negli ultimi anni. “Per ridurlo ulteriormente”, afferma il direttore dell’Ilo, Guy Ryder “si sa quello che serve: la protezione sociale, l’istruzione obbligatoria, formale e di qualità al di sopra dell’età minima, lavoro dignitoso per adulti e giovani in età da lavoro, norme efficaci e un forte dialogo sociale, tutto questo è la risposta giusta al lavoro minorile”.

     

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