lunedì 20 marzo ’17

    3.a Settimana di Quaresima

     

    Proverbio del Giorno

    «L’acqua e le parole sono facili da versare, ma impossibili da recuperare»

     

    Iniziamo la Giornata Pregando (Inno)

    Dio onnipotente, che hai voluto affidare gli inizi della nostra redenzione alla custodia premurosa di san Giuseppe, per sua intercessione concedi alla tua Chiesa di cooperare fedelmente al compimento dell’opera di salvezza. Per il nostro Signore…Amen

     

    S. Giuseppe

    Giuseppe significa “Dio aggiunga” Egli è sposo della Vergine Maria e padre putativo (cioè ritenuto tale) di Gesù ed è ultimo dei patriarchi. Venerato come capo della Sacra Famiglia, fino ai 30 anni della vita di Gesù, rimase accanto al figlio con fede, obbedienza e disponibilità. Di lui si sa poco, ma è patrono dei padri di famiglia, della Chiesa, degli operai, falegnami, ebanisti, carpentieri, pionieri, senzatetto e dei Monti di Pietà e relativi prestiti su pegno. Infine è patrono dei moribondi, degli economi e dei procuratori legali. Giuseppe è il primo fra i nomi italiani.

     

    Ascoltiamo la Parola di Dio (Mt 1,16.18-21.24a)

    Giacobbe generò Giuseppe, lo sposo di Maria, dalla quale è nato Gesù chiamato Cristo. Ecco come avvenne la nascita di Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, che era giusto e non voleva ripudiarla, decise di licenziarla in segreto. Mentre però stava pensando a queste cose, ecco che gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa, perché quel che è generato in lei viene dallo Spirito Santo. Essa partorirà un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati». Destatosi dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’angelo del Signore.

     

    Riflessione Per Il Giorno (S. Gregorio Magno)

    A Giuseppe non solo si deve il nome di padre di Gesù, ma anzi, gli si deve più che a nessun altro. E com’era padre? Tanto più profondamente lo fu quanto più casta fu la sua paternità. Alcuni pensavano che fosse padre del Signore nostro Gesù Cristo allo stesso modo che sono padri coloro che generano secondo la carne e che non ricevono i loro figli soltanto come frutto di un legame spirituale. Per questo Luca dice: «Era figlio, come si credeva, di Giuseppe». Perché dice “come si credeva”? Perché il pensiero e il giudizio umani si riferiscono a quel che suole accadere tra gli uomini. E il Signore non nacque dal seme di Giuseppe. Tuttavia, dalla Vergine Maria nacque un figlio alla carità e alla pietà di Giuseppe: ed era il Figlio di Dio. Maestro di vita interiore, lavoratore impegnato nel dovere quotidiano, servitore fedele di Dio in continuo rapporto con Gesù: questo è Giuseppe. Andate da Giuseppe. Da Giuseppe il cristiano impara che cosa significa essere di Dio ed essere pienamente inserito tra gli uomini, santificando il mondo. Frequentate Giuseppe e incontrerete Gesù. Frequentate Giuseppe e incontrerete Maria.

     

    Intenzione del giorno

    Preghiamo per tutti i papà e i lavoratori perché trovino in S. Giuseppe il loro modello e patrono

     

    Don’t forget…!

    Oggi si ricorda anche S. Giovanni Nepomuceno. Nato nel 1330 a Nepomuk, Boemia, ordinato prete, era il predicatore di re Venceslao, la cui moglie, Giovanna di Baviera, lo scelse come confessore. Il re, sospettando che Giovanna gli fosse infedele e si rivolse a Giovanni per conoscere le confessioni della donna. Ma Giovanni si mostrò inflessibile. Tale fermezza gli costò la condanna ad essere gettato nel fiume Moldava. Era l’anno 1383

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