martedì 3 luglio ’18

nell’immagine una fotografia di Oliviero Toscani

Proverbio del giorno

Meglio avere meno tuoni nella bocca e più luce nella mano. (Navajo)

Iniziamo la giornata pregando

Signore, metti sulle mie labbra parole rette e giuste, affinché io cresca in fede, speranza e amore, nella purezza e umiltà, nella pazienza e obbedienza, nel fervore dello spirito e del cuore. Donami la luce di cui ho bisogno. Aiutami a sostenere i timidi e i timorosi e a venire in aiuto ai deboli. Fa’ che sappia adattarmi al carattere, alle disposizioni e capacità di ciascuno e impari ad accettare i suoi limiti, secondo i tempi e i modi che tu giudicherai convenienti. Amen

Tommaso.

Apostolo Chiamato da Gesù, gli facciamo torto ricordando solo il suo momento famoso di incredulità: lui è ben altro che un seguace tiepido. Ma credere non gli è facile: dice le sue difficoltà, si mostra com’è, ci somiglia. Dopo la morte e risurrezione del Signore, esige di toccare con mano, ma quando Gesù viene esclamerà: «Mio Signore e mio Dio!». A metà del VI secolo, un mercante scrisse di aver trovato nell’India meridionale gruppi di cristiani e di aver saputo che il Vangelo fu portato in quelle terre lontane dallo stesso S. Tommaso apostolo

Ascoltiamo la parola di dio (Gv 20,24-29)

Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dissero allora gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il dito nel posto dei chiodi e non metto la mia mano nel suo costato, non crederò». Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c’era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, si fermò in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». Poi disse a Tommaso: «Metti qua il tuo dito e guarda le mie mani; stendi la tua mano, e mettila nel mio costato; e non essere più incredulo ma credente!». Rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, hai creduto: beati quelli che pur non avendo visto crederanno!». 

BREVE COMMENTO AL VANGELO

Il Salvatore consente la debolezza di Tommaso, risponde al suo desiderio, ma gli dice: “Perché mi hai veduto, hai creduto: beati quelli che pur non avendo visto crederanno”. Così, tutti i discepoli lo servono, pur nella loro debolezza, affinché egli la trasformi in parole di insegnamento e di conforto per la sua Chiesa. (Card. Newman)

Riflessione Per Il Giorno (Frammenti di vita)

Una mensa che serve ogni giorno centinaia di pasti gratuiti, divora tonnellate di alimenti: ma la Provvidenza attraverso la generosità di tanti privati e molte istituzioni non fa mancare il necessario. A volte la generosità è così sorprendente da superare persino i bisogni: in questi casi la mensa del Patronato si fa a sua volta Provvidenza per gli altri. Qualche giorno fa una volontaria presente allo scarico degli alimenti da un camioncino, aveva superato la sua tradizionale riservatezza per chiedere che un po’ di tutta quella frutta, verdura, pasta, scatolame ecc. fosse donato alle suore di un vicino convento di clausura. “Volentieri: in cambio chieda alle suore una preghiera” aveva acconsentito la responsabile. Felice, la signora aveva riempito il baule dell’auto e se ne era andata. Un’ora dopo nella cucina della mensa arriva una telefonata: “Sia lodato Gesù Cristo. Siamo le suore di clausura: ci è appena arrivato un carico di alimenti. E’ tutta roba fresca e siamo contente che serva ai poveri”. E’ proprio vero quel che dicevano i vecchi: il bene che esce dalla porta, rientra dalla finestra! 

Intenzione del giorno

Perché i cristiani rendano presente in ogni ambiente di vita la parola divina di amore e di pace