martedì 30 maggio ’17

    VII Settimana da Pasqua

     

    nella fotografia un quadro di Giovanni Fattori

     

     

    Proverbio del giorno

    Se non sai da dove vieni, non sai mai dove stai andando. (Guyana)

     

    Iniziamo La Giornata Pregando (Preghiere di Bose)

    Sii porto di rifugio per l’afflitto, sostenitore e difensore per la vittima dell’oppressione, casa per il forestiero, balsamo per il sofferente. Sii porto di rifugio per l’afflitto, sostenitore e difensore per la vittima dell’oppressione, casa per il forestiero, balsamo per il sofferente, torre per il fuggitivo.

     

    Giovanna d’Arco

    Figlia di contadini, analfabeta, lasciò giovanissima la casa paterna per seguire il volere di Dio, secondo cui avrebbe dovuto liberare la Francia dagli Inglesi. Presentatasi alla corte di Carlo VII, ottenne di poter cavalcare alla testa di un’armata e riuscì a liberare Orleans e a riportare la vittoria di Patay. Lasciata sola, Giovanna non poté condurre a termine la lotta contro gli Anglo-Borgognoni; ferita alle porte di Parigi, fu fatta prigioniera dai Borgognoni, che la cedettero agli Inglesi. Tradotta a Rouen, dopo estenuanti interrogatori fu condannata per eresia ed arsa viva.

     

    Vangelo del giorno (Gv 17,1-11a)

    Gesù disse: «Padre, è giunta l’ora, glorifica il Figlio tuo, perché il Figlio glorifichi te. Poiché tu gli hai dato potere sopra ogni essere umano, perché egli dia la vita eterna a tutti coloro che gli hai dato. Questa è la vita eterna: che conoscano te, l’unico vero Dio, e colui che hai mandato, Gesù Cristo. Io ti ho glorificato sopra la terra, compiendo l’opera che mi hai dato da fare. E ora, Padre, glorificami davanti a te, con quella gloria che avevo presso di te prima che il mondo fosse. Ho fatto conoscere il tuo nome agli uomini che mi hai dato dal mondo. Erano tuoi e li hai dati a me ed essi hanno osservato la tua parola. Ora essi sanno che tutte le cose che mi hai dato vengono da te, perché le parole che hai dato a me io le ho date a loro; essi le hanno accolte e sanno veramente che sono uscito da te e hanno creduto che tu mi hai mandato. Io prego per loro; non prego per il mondo, ma per coloro che mi hai dato, perché sono tuoi. Tutte le cose mie sono tue e tutte le cose tue sono mie, e io sono glorificato in loro. Io non sono più nel mondo; essi sono nel mondo, e io vengo a te».

     

    Riflessione per il Giorno (D.C.R.P.)

    Fino a pochi decenni fa gli intellettuali europei erano convinti che la religione fosse in rapido declino e non pochi si auspicavano che fosse in via di estinzione. La lezione dei maestri del sospetto Marx. Freud e Nietzsche aveva trovato tanti alunni che non si erano limitati a combattere gli aspetti deteriori della pratica religiosa, ma avevano teorizzato e sostenuto la scomparsa di Dio dall’orizzonte di vita dell’uomo occidentale. E’ vero che molti continuavano a partecipare a funerali e battesimi, ma nella vita personale avevano abbandonato la frequentazione della chiesa, l’abitudine di pregare e non insegnavano i principi religiosi ai loro figli. Mai però costoro avrebbero pensato di dover fronteggiare una rinascita religiosa impressionante e che questa rinascita assumesse aspetti angoscianti proprio a causa del loro ateismo. Eppure avrebbero dovuto sapere, visto che si vantano di sapere tutto, che la eliminazione di Dio avrebbe prodotto un enorme vuoto (non è Dio l’immenso?) che un altro avrebbe cercato di riempire: difatti ecco che alla progressiva scomparsa del cristianesimo si contrappone la irruzione dell’Islam. Ma non dell’Islam migliore, dignitoso e rispettabile: tolto di mezzo il Signore crocifisso, ecco irrompere sulla scena del mondo una mostruosa divinità che crocifigge povera gente e semina morte e dolore: il terrorismo islamico.

     

    Intenzione del giorno

    Preghiamo perché i cristiani siano testimoni della gioia donata da Dio al suo popolo

     

    Don’t forget! …Ricorda!

    30/05/1953: 64° ordinazione sacerdotale di don Tullio Pelis

    Esprimiamo solidarietà con la preghiera nei confronti dei cristiani copti per i 35 loro fratelli uccisi in Egitto: “Hanno scelto una giornata particolare per l’attentato: l’inizio del Ramadan. Pistole puntate a testa e collo per morte veloce”, ha detto padre Antonio Gabriel, parroco della chiesa copta S. Mina e Papa Kirollos di Roma: “Sull’autobus c’erano anche i bambini. Hanno rubato soldi e oro. Hanno chiesto loro di rinunciare a Cristo e di diventare musulmani. Se avessero accettato, li avrebbero salvati. Ma i pellegrini hanno rifiutato e così sono stati uccisi”. 35 nuovi martiri di una lista sempre più lunga di testimoni di Gesù. A questi nuovi santi tutta la nostra ammirata solidarietà.

     

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