mercoledì 24 maggio ’17

    VI settimana di Pasqua

    nella fotografia un quadro di Pieter Paul Rubens

     

    Proverbio del giorno

    «Il pensiero rende l’uomo più grande di una montagna (Cina)»

     

    Iniziamo La Giornata Pregando

    Ispira le nostre azioni, Signore, e accompagnale con il tuo aiuto, perché ogni nostra attività abbia sempre da te il suo inizio e in te il suo compimento. Per Cristo nostro Signore. Amen.

     

    MARIA SS. AUSILIATRICE

    “Auxilium Christianorum” è il titolo dato alla Vergine Maria in ogni tempo. S. Giovanni Bosco fu il più grande devoto e propagatore del culto a Maria Ausiliatrice, la cui festa era stata istituita sotto questo titolo e posta al 24 maggio da papa Pio VII il 24 maggio 1815. Il sacerdote apostolo della gioventù, fece erigere in soli tre anni nel 1868, la basilica di Maria Ausiliatrice nella cittadella salesiana di Valdocco – Torino; sotto la Sua materna protezione pose gli Istituti religiosi da lui fondati e ormai sparsi in tutto il mondo.

     

    Parola di Dio del giorno (Gv 16,12-15)

    Gesù disse ai suoi discepoli: «Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. Quando però verrà lo Spirito di verità, egli vi guiderà alla verità tutta intera, perché non parlerà da sé, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annunzierà le cose future. Egli mi glorificherà, perché prenderà del mio e ve l’annunzierà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà del mio e ve l’annunzierà». 

     

    Riflessione Per Il Giorno (fede e carità: 2.a parte)

    La società di oggi sta riuscendo in un’impresa in cui nessuno nei 2000 anni di storia precedente è mai riuscito: convertire i cristiani cattolici non più a Dio, ma all’uomo e a quegli ideali e valori di libertà, democrazia, tolleranza, solidarietà, uguaglianza…che nessuno si sogna di mettere in discussione. In altre parole mentre gli uomini di chiesa –per timore o eccessivo rispetto- quasi non osano chiedere al mondo di convertirsi a Gesù e al Vangelo, il mondo osa (eccome!) mettere la Chiesa di fronte all’aut-aut: o vi convertite a noi e ai nostri valori o sparirete. Così la chiesa che ha predicato per venti secoli la conversione, si sente dire che ora tocca a lei di convertirsi. E’ vero che chiesa “semper reformanda”, ma qualcosa non torna! L’ambito in cui questa curiosa inversione di ruoli si realizza in modo più evidente, è la carità, l’impegno sociale, il volontariato, la cura del prossimo estesa anche agli animali e alla natura. Non è forse vero che i cristiani impegnati in ambito socio-caritativo sono così bravi, attenti, sensibili, solidali, amorevoli…che la richiesta di convertirsi a Dio sarebbe considerata una provocazione? Fare la carità in nome di Gesù, servire i poveri perché “vedano le vostre opere buone e diano gloria al Padre che è nei cieli”, vedere nel povero Gesù crocifisso…per tanti è linguaggio astruso, impossibile da capire. Chiedere a chi opera nel sociale o nel volontariato di andare anche a Messa e di pregare, sembra eccessivo, anzi inutile (viene in mente il giovane ricco. Marco 10,17-30). Che l’opinione pubblica abbia di queste pretese, pazienza, ma che all’andazzo si adeguino anche preti e uomini di Chiesa, è preoccupante.   

         

    Intenzione del giorno

    Preghiamo per tutti i cresimandi e i cresimati delle nostre parrocchie

     

    Don’t forget!

    L’ostilità alla Chiesa Cattolica può essere così profonda, da generare autentiche farneticazioni, anche di centri di studio famosi: come ad es. “Secondo studi dell’Università di Würzburg, l’omonima città sarebbe “baluardo del suicidio” (Main-Post 03/07/99). Gli studiosi partono dal presupposto che “l’ambiente di Würzburg conservativo e con forte impronta cattolica” renderebbe la vita difficile, per non dire impossibile, a chi ha problemi sociali. Uno studio condotto a Berlino vuole dimostrare che 1/6 dei tossicodipendenti ricorsi a consulenze mediche soffre di neurosi “ecclesiogene” cioè causate dalla Chiesa. Süddeutsche Zeitung 27/10/98: non solo i membri della chiesa ma anche i parroci soffrono a causa dell’immagine di un Dio punitore presentata dalla chiesa e rafforzata da Lutero: dal 7 al 10% sono alcolizzati o assuefatti a barbiturici. (Volksblatt Würzburg, 19/07/99)

     

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