sabato 17 dicembre ’16

    III Settimana di Avvento

     

    2° giorno della Novena di Natale:

    O Signore e condottiero di Israele, che sei apparso a Mosè tra le fiamme, e sul Sinai gli donasti la legge: redimici col tuo braccio potente.

     

    Iniziamo la Giornata pregando

    Grida una voce agli uomini, a Dio convertitevi; il Suo regno è in mezzo a noi, dall’alto splende ormai Gesù. Ecco l’Agnello viene a noi, per cancellare il debito, chiediamo con le lacrime, perdono a Dio. Il Creator dei secoli, discende in mezzo agli uomini, si incarna per redimere l’umanità colpevole. Maria resta vergine, diventa madre di Gesù. Onore, lode, gloria al Padre e all’Unigenito, con il Divino Spirito, nei secoli dei secoli. Amen

     

    GIOVANNI DE MATHA SACERDOTE

    Provenzale, docente di teologia e prete a 40 anni, Giovanni de Matha lasciò la cattedra. Durante la sua prima messa, nel 1193 in visione aveva infatti compreso che sua missione sarebbe stata liberare gli schiavi cristiani d’Africa. Fondò, presso Parigi l’Ordine della SS. Trinità. Ottenuta l’approvazione papale nel 1198 partì per il Marocco: iniziarono così i riscatti di schiavi. Giovanni morì a Roma, ma nel Seicento il corpo venne portato a Madrid

     

    Ascoltiamo la Parola di Dio (Genesi 49,2.8-10)

    In quei giorni, Giacobbe chiamò i suoi figli e disse loro: «Radunatevi e ascoltate, figli di Giacobbe, ascoltate Israele, vostro padre! Giuda, te loderanno i tuoi fratelli; la tua mano sarà sulla nuca dei tuoi nemici; davanti a te si prostreranno i figli di tuo padre. Un giovane leone è Giuda: dalla preda, figlio mio, sei tornato; si è sdraiato, si è accovacciato come un leone e come una leonessa; chi oserà farlo alzare? Non sarà tolto lo scettro da Giuda né il bastone del comando tra i suoi piedi, finché verrà colui al quale esso appartiene e a cui è dovuta l’obbedienza dei popoli». 

     

    La riflessione del Giorno (Paulo Coelho)

    1. Non cercare le apparenze, possono ingannare, anzi ti inganneranno di sicuro.
    2. Non cercare troppo la salute, anche quella può affievolirsi.
    3. Cerca chi ti faccia sorridere e trova quello che fa sorridere il tuo cuore.
    4. A volte qualcuno ti manca così tanto che vorresti tirarlo fuori dai sogni per poterlo abbracciare!
    5. Sogna ciò che ti va; va’ dove vuoi; sii ciò che vuoi essere, perché hai solo una vita e una possibilità di fare ciò che vuoi fare.
    6. Ricorda che hai a disposizione tanta felicità da renderti dolce, difficoltà sufficienti a renderti forte, dolore abbastanza da renderti umano, speranza che basta renderti felice.
    7. Mettiti sempre nei panni degli altri. Se ti senti stretto, probabilmente anche loro si sentono così.
    8. Le persone più felici delle persone, non sono necessariamente quelle che hanno il meglio di ogni cosa, ma sanno tirar fuori il meglio da ogni cosa che capita loro.
    9. Il futuro migliore si basa sul passato dimenticato: per andare bene lascia andare dolori e fallimenti passati.
    10. Quando sei nato, tu piangevi e tutti intorno a te sorridevano. Vivi la tua vita in modo che quando morirai, tu sorrida, mentre tutti intorno a te piangono.”

     

    Intenzione per il giorno

    Preghiamo per tutti i benefattori del Patronato S. Vincenzo vivi e defunti

     

    Don’t Forget!

    Remona Aly giornalista britannica di fede islamica sul The Guardian. “Paradossalmente la paranoia dell’offendere le altrui sensibilità religiose, ha effetti contrari a quelli sperati”. La Aly, cita il caso della ‘notizia’ (una bufala, ma è bastata) del divieto in Svezia di installare decorazioni natalizie in pubblico per non dare fastidio ai musulmani. Infatti i tentativi di “annacquare” l’identità culturale, invece di creare un clima di distensione e convivenza pacifica, finiscono con l’esacerbare gli animi. “A prescindere dalle buone intenzioni di questi datori di lavoro”, continua la giornalista, “le loro paure finiscono col danneggiare proprio le minoranze che non vorrebbero offendere. Per me non è un problema. Se qualcuno pronuncia le parole ‘albero di Natale’, la mia fede non è affatto compromessa; se sento il Padre Nostro – che conosco a memoria da quando ero bambina – non inizio a sudare freddo. E vi rivelo un altro segreto: a un bel po’ di persone che non sono cristiane il Natale piace da morire”.

     

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