sabato 28 maggio ’16

    VIII Settimana del Tempo Pasquale

     

    Iniziamo la Giornata Pregando

    Noi ti benediciamo, Padre nostro, per la santa vite di Davide, tuo servitore, che ci hai rivelato per mezzo di Gesù, tuo figlio; a te gloria per sempre. Noi ti benediciamo, Padre nostro, per la vita e la conoscenza che ci hai rivelate per mezzo di Gesù, tuo figlio. Come questo pane spezzato, prima disperso sulle colline, raccolto è diventato uno, così anche la tua Chiesa si raccolga dalle estremità della terra nel tuo regno; poiché tua è la gloria e la potenza per sempre. Amen.

     

    PAOLO HẠNH

    In Cocincina, ora Viet Nam, Paolo Hanh, dimentico della morale cristiana, si era posto a capo di una banda di ladri; arrestato, si professò cristiano e, non potendo né lusinghe, né flagellazioni, né tenaglie farlo desistere dalla fede, andò incontro al martirio mediante decapitazione

    Diocesi di Milano: Beato Luigi Biraghi. Brescia: Beato Ludovico Pavoni, sacerdoti

     

    Ascoltiamo La Parola di Dio del giorno (Marco 11,27-33)

    Gesù e i suoi discepoli andarono di nuovo a Gerusalemme. E mentre egli si aggirava per il tempio, gli si avvicinarono i sommi sacerdoti, gli scribi e gli anziani e gli dissero: «Con quale autorità fai queste cose? O chi ti ha dato l’autorità di farlo?». Ma Gesù disse loro: «Vi farò anch’io una domanda e, se mi risponderete, vi dirò con quale potere lo faccio. Il battesimo di Giovanni veniva dal cielo o dagli uomini? Rispondetemi». Essi discutevano tra sé dicendo: «Se rispondiamo “dal cielo”, dirà: Perché allora non gli avete creduto? Diciamo dunque “dagli uomini”?». Però temevano la folla, perché tutti consideravano Giovanni come un vero profeta. Allora diedero a Gesù questa risposta: «Non sappiamo». E Gesù disse loro: «Neanch’io vi dico con quale autorità faccio queste cose».

     

    La Riflessione del Giorno (Thomas Merton)

    Un amore disinteressato che si riversa su un soggetto egoista non dà felicità completa: non perché l’amore abbia bisogno, per amare, di ricambio o ricompensa, ma perché riposa nella felicità dell’ amato. E se questi riceve l’amore egoisticamente, l’amante non è soddisfatto, perché vede che il suo amore non è riuscito nell’intento di rendere felice l’amato, non ha risvegliato in lui la capacità di amare senza egoismo. Di qui il paradosso che l’amore disinteressato può riposare completamente solo in un amore perfettamente ricambiato: perché sa che la sola vera pace si trova in un amore che non cerca se stesso. Un tale amore accetta di non essere amato disinteressatamente per amore di colui che ama e, nel far così, perfeziona se stesso. Il dono dell’amore è il dono della potenza e della capacità di amare e quindi darlo in pieno vuol dire anche riceverlo. Così lo si può conservare solo se lo si dona e lo si può donare perfettamente solo se lo si riceve.

     

    Intenzione del giorno

    Preghiamo per i malati, gli infermi, i sofferenti, gli anziani

     

    Don’t forget! …Ricorda!

    1994: data ordinazione don Marco Perrucchini

    1974: Strage piazza della Loggia a Brescia

    gingol

     

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