sabato 3 novembre ’18

    XXX Settimana del tempo ordinario

     

     

    Proverbio del Giorno

    «Con i buoni sarai buono, con i non buoni sarai buono allo scopo di renderli buoni (Cina)»

     

    Iniziamo la giornata Pregando (S. Colombano di Bobbio)

    «O Signore Iddio, sradicate, estirpate dalla mia anima tutto ciò che il nemico vi ha piantato. Togliete dal mio cuore e dalle mie labbra tutta l’iniquità, datemi l’intelligenza e l’abitudine del bene, affinché in opere e verità io non serva che Voi solo: io sappia compiere i precetti del Cristo e cercare Voi, o mio Dio! Accordatemi la memoria, la carità, la fede. Signore operate in me il bene e donatemi ciò che Voi giudicate essermi utile. Amen»

     

    Martin de Porres

    Nato a Lima in Perù, Martino (1579-1639) era mulatto. Entrò come fratello laico fra i Domenicani dove esercitò la professione di infermiere/cerusico. Attinse dalla preghiera la saggezza che ispirava tutte le sue parole, mentre la sua sollecitudine nei confronti dei poveri e dei bisognosi fu così grande da spingere Giovanni XXIII a definirlo “martire della carità”

     

    Ascoltiamo la Parola di Dio (Lc 14,1.7-11)

    Avvenne un sabato che Gesù era entrato in casa di uno dei capi dei farisei per pranzare e la gente stava ad osservarlo. Osservando poi come gli invitati sceglievano i primi posti, disse loro una parabola: «Quando sei invitato a nozze da qualcuno, non metterti al primo posto, perché non ci sia un altro invitato più ragguardevole di te e colui che ha invitato te e lui venga a dirti: Cedigli il posto! Allora dovrai con vergogna occupare l’ultimo posto. Invece quando sei invitato, va’ a metterti all’ultimo posto, perché venendo colui che ti ha invitato ti dica: Amico, passa più avanti. Allora ne avrai onore davanti a tutti i commensali. Perché chiunque si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato».

     

    BREVE COMMENTO AL VANGELO (S. Francesco di Sales)

    L’umiltà non è soltanto non fidarci di noi stessi, ma anche confidare in Dio; la sfiducia in noi e nelle nostre forze produce la fiducia in Dio, e da questa fiducia nasce la generosità dello spirito.

     

    Riflessione Per Il Giorno (Enzo Bianchi)

    Il corpo di chi muore è stato tempio dello Spirito santo, membro del corpo di Gesù ed è destinato alla risurrezione: «credo alla risurrezione della carne e alla vita per sempre»! Per questo la Chiesa ha una liturgia per la morte del cristiano e per la sua sepoltura, per questo i cristiani hanno onorato più di altre culture le spoglie mortali, per questo hanno voluto attraverso il segno di una tomba fare memoria di chi è morto. Oggi questa consapevolezza del destino dell’umanità, questa “sacramentalità” del corpo morto e della tomba che lo “localizza” sta venendo meno, causando una grave ferita alla fede cristiana. La sempre più diffusa pratica della cremazione –anche se ammessa- oltre a restare estranea alla tradizione cristiana, impoverisce e indebolisce la “comunione” che il cristiano deve avere anche con i morti. Se c’è dispersione delle ceneri, se non c’è più un segno per chi è passato su questa terra, se non c’è più un richiamo che ci chieda prossimità e dono – almeno ogni tanto, tramite la visita al cimitero e l’offerta di un mazzo di fiori o di una fiammella di luce – allora diventa difficile conservare il legame con i morti e anche “fare lutto” e la preghiera stessa per i morti non è più sollecitata a essere intercessione presso il Signore. 

     

    Intenzione del giorno

    Preghiamo per tutti i sacerdoti defunti del Patronato e della diocesi di Bergamo.

     

    Don’t forget! La foto della settimana: il cimitero allegro

    Non tutti i cimiteri sono luoghi di tristezza e di raccoglimento: questo è il coloratissimo cimitero di SAPANTA, in Romania. Qui le croci sono dipinte con fantasia e sulle tombe sono riportati epitaffi satirici e vignette che ricordano il defunto con una sana dose di umorismo. Nel 1935 lo scultore Ioan Stan Patras iniziò a costruire croci “personalizzate” che raccontassero la vita dei suoi compaesani e da allora questo cimitero allegro continua ad arricchirsi di storie e personaggi.

     

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