venerdì 10 aprile ’15

    I.a Settimana di Pasqua

     

    Terenzio e compagni Martiri di Cartagine.

    Terenzio è il capo di un gruppo di martiri uccisi a Cartagine per ordine del ‘prefetto d’Africa’ Fortunaziano, al tempo dell’imperatore Decio. Questi aveva emanato un decreto di persecuzione e condanna al supplizio contro tutti coloro che non avessero rinnegato il Cristianesimo. Ci furono parecchie defezioni ma Terenzio e altri 39 compagni decisero di non cedere: benché sollecitati e poi torturati con supplizi vari, non lasciarono la loro fede, anzi fu Terenzio a rispondere per tutti, con pubblica professione così che il prefetto li condannò alla decapitazione.

    Parola di Dio del giorno (Giovanni 21,1-14)

    “In quel tempo, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberìade: si trovavano insieme Simon Pietro, Tommaso detto Dìdimo, Natanaèle di Cana di Galilea, i figli di Zebedèo e altri due discepoli. Disse loro Simon Pietro: «Io vado a pescare». Gli dissero: «Veniamo anche noi con te». Allora uscirono e salirono sulla barca; ma in quella notte non presero nulla. Quando era l’alba Gesù si presentò sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù. Gesù disse loro: «Figlioli, non avete nulla da mangiare?». Gli risposero: «No». Allora disse loro: «Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete». La gettarono e non potevano più tirarla su per la gran quantità di pesci. Allora quel discepolo che Gesù amava disse a Pietro: «E’ il Signore!». Simon Pietro appena udì che era il Signore, si cinse ai fianchi il camiciotto, poiché era spogliato, e si gettò in mare. Gli altri discepoli invece vennero con la barca, trascinando la rete piena di pesci: infatti non erano lontani da terra se non un centinaio di metri. Appena scesi a terra, videro un fuoco di brace con del pesce sopra, e del pane. Disse loro Gesù: «Portate un po’ del pesce che avete preso or ora». Allora Simon Pietro salì nella barca e trasse a terra la rete piena di centocinquantatrè grossi pesci. E benché fossero tanti, la rete non si spezzò. Gesù disse loro: «Venite a mangiare».

    Riflessione per il Giorno (frammenti di vita dal patronato)

    Gli ho appena dato cinque euro, ma se ne via mugugnando…”Cos’è che non va? Mi hai chiesto 5 euro e te li ho dati” faccio io. “Sì, è vero, ma a M. ieri ne hai dati trenta”. Siamo alle solite. A poco serve raccomandare a chi viene aiutato che non faccia parola con nessuno: alla fine tutti vengono a sapere tutto. Decido di affrontare il chiacchierone a muso duro: “Perché hai detto a K. che ti ho dato 30 euro?”. Nega risolutamente, ma dietro le insistenze alla fine ammette e tenta di giustificarsi. Ed è la giustificazione che lascia allibiti: “K. non capisce niente a chiederti solo 5 euro e lamentarsi poi! Io so per esperienza che se chiedi poco, la gente quel poco te lo da senza difficoltà …ma tu non risolvi il tuo problema. Conviene sempre chiedere molto più di quello che ti occorre, come ho fatto ieri con te: ti ho chiesto 150 euro e tu me ne hai dati 30 cioè la somma che mi occorreva in quel momento”. Mi sento un po’ stupido, ma devo ammettere che il ragionamento, per quanto cinico, non fa una piega.

    Preghiera del giorno (Preghiera di lode)

    “O Dio fonte di ogni bene, principio del nostro essere e del nostro agire, ricevi il nostro umile ringraziamento per i tuoi benefici, e fa’ che al dono della tua benedizione corrisponda l’impegno generoso della nostra vita a servizio della tua gloria. Per Cristo nostro Signore”.

    Intenzione del giorno

    Preghiamo per quanti nel mondo si sono convertiti abbracciando la fede cristiana perché rimangano fedeli.

    Don’t forget! …Ricorda!

    10-04-1991: il traghetto Moby Prince prende fuoco nel porto di Livorno: muoiono 140 persone

    10-04-2010: Russia: incidente aereo presidenziale polacco: 96 vittime fra cui il presidente Lech Kaczynski e parecchi politici di spicco.                      

                                                

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