venerdì 22 gennaio ’16

    2.a Settimana del Tempo Ordinario

     

     

    fotografia di Ernst Haas – Albuquerque, New Mexico 1969

     

     

    Preghiera del giorno (preghiera dell’Abbé Pierre)

    “L’Eterno è Amore. È questo il primo fondamento della mia fede. Il secondo fondamento della mia fede è la certezza di essere amato. E il terzo fondamento è la certezza che questa misteriosa libertà che è in noi non ha altra ragione d’essere, che di renderci capaci di rispondere con l’amore all’Amore”.

     

    VINCENZO

    diacono della Chiesa di Saragozza (Spagna), offrì a Cristo il sacrificio della vita con il suo vescovo Valerio come aveva offerto per lui il sacrificio dell’altare (Valenza, c. 304). La sua figura è celebrata dalla tradizione patristica ed è patrono secondario della Chiesa di Bergamo.

     

    La Parola di Dio del giorno

    In quel tempo, Gesù salì sul monte, chiamò a sé quelli che egli volle ed essi andarono da lui.  Ne costituì Dodici che stessero con lui e anche per mandarli a predicare e perché avessero il potere di scacciare i demoni.  Costituì dunque i Dodici: Simone, al quale impose il nome di Pietro;
    poi Giacomo di Zebedeo e Giovanni fratello di Giacomo, ai quali diede il nome di Boanèrghes, cioè figli del tuono e Andrea, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso, Giacomo di Alfeo, Taddeo, Simone il Cananeo e Giuda Iscariota, quello che poi lo tradì.

     

    Riflessione Per Il Giorno (Abbé Pierre su Emmaus da lui fondata)

    Tre cose essenziali, mi sembra, sono state messe in me dall’avventura di Emmaus. 1) La prima è l’evidenza che, per quanto piccolissimi e imperfetti, noi tutti possiamo essere chiamati a servire. Tutti, malgrado le nostre miserie, possiamo trovarci a essere in modo oscuro e nascosto o in modo clamoroso, rivelatori nella moltitudine degli uomini vicini a noi o lontanissimi da noi, nel mondo. Rivelatori del “perché vivere”, rivelatori di quel “sicuro Incontro con l’Amore Assoluto” che sazia la fame che grida dentro di noi. E questo non ha davvero molto a che vedere con i nostri meriti! 2) E ho imparato una seconda cosa, quando ero sommerso, schiacciato sotto il peso di una folle celebrità e ammirazione dalla ingenua gentilezza con la quale la gente, meravigliata di quello che succedeva,

    lo attribuiva a me. Proprio allora ho imparato che cosa significhi sentirsi umiliato dentro di sé, perché uno si scopre impietosamente né ammirevole né capace, mentre ovunque tutti pretendono che lo sia da colui che è così alla ribalta. 3) E da ultimo ho imparato la pazienza, molta pazienza. Perché è stato necessario continuare ed è necessario, anche se ogni giorno ci si scopre insufficienti.

     

    Intenzione del giorno

    Preghiamo per la Chiesa Metodista mondiale.

     

     Cattura

    E…don’t forget

    22-01-2007: muore l’abbé Pierre. Il prete cattolico Henry Antoine Grouès nato a Lione nel 1912, fu partigiano, uomo politico, fondatore nel 1949 dei Compagnons d’Emmaus organizzazione a favore dei poveri e rifugiati.

    “Non bisogna attendere di essere perfetti per cominciare qualcosa di buono. La miseria non può attendere”.

    gingol

     

     

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