venerdì 3 febbraio ’17

    4.a Settimana del Tempo Ordinario

     

    nella fotografia Fiorenzo Magni – Professionista dal 1941 al 1956, fu considerato il Terzo uomo per la capacità di inserirsi nella rivalità tra Fausto Coppi e Gino Bartali

     

     

    Proverbio del giorno – Cina

    È meglio accendere una candela che maledire l’oscurità.

     

    Iniziamo la Giornata Pregando (Preghiera dell’educatore)

    Fa’, Signore, che sia un suscitatore di speranza e che lo siano tutti i miei amici, i miei compagni e fratelli di strada. Fa’, Signore, che avverta sempre il senso del limite anche delle cose migliori, più riuscite, più belle perché non abbia a sedermi, bloccando il mio impegno e a migliorare me stesso nel servizio agli altri. Fa’, o Signore, che io senta di meno la mia voce, che sia meno innamorato delle cose che faccio per realizzare con i miei amici azioni di accoglienza, di “altro pensare”, di “altro sognare”, il Tuo, quello di don Bosco, don Bepo e dei santi educatori…Amen

     

    Santo di oggi S. BIAGIO, MARTIRE

    Era vescovo di Sebaste in Armenia quando avvenne il suo martirio, intorno al 316: questo è spiegato dagli storici con una persecuzione dovuta ai contrasti tra l’occidentale Costantino e l’orientale Licinio. Avendo guarito un bimbo cui si era conficcata una lisca in gola, è invocato come protettore per i mali di quella parte del corpo. Oggi si celebra la benedizione della gola con le candele della Candelora.

     

    Ascoltiamo La Parola di Dio (Mc 5,21-43)

    Erode aveva fatto arrestare Giovanni e lo aveva messo in prigione a causa di Erodìade, moglie di suo fratello Filippo, che egli aveva sposata. Giovanni diceva a Erode: «Non ti è lecito tenere la moglie di tuo fratello». Per questo Erodìade gli portava rancore e avrebbe voluto farlo uccidere, ma non poteva, perché Erode temeva Giovanni, sapendolo giusto e santo, e vigilava su di lui; e anche se nell’ ascoltarlo restava perplesso, tuttavia lo ascoltava volentieri. Venne però il giorno propizio, quando Erode per il suo compleanno fece un banchetto per i grandi della sua corte, gli ufficiali e i notabili della Galilea. Entrata la figlia della stessa Erodìade, danzò e piacque a Erode e ai commensali. Allora il re disse alla ragazza: «Chiedimi quello che vuoi e io te lo darò». La ragazza uscì e disse alla madre: «Che cosa devo chiedere?». Quella rispose: «La testa di Giovanni il Battista». Ed entrata di corsa dal re fece la richiesta dicendo: «Voglio che tu mi dia su un vassoio la testa di Giovanni il Battista». Il re divenne triste; ma a motivo del giuramento e dei commensali, non volle opporle un rifiuto. Subito il re mandò una guardia con l’ordine che gli fosse portata la testa. La guardia andò, lo decapitò in prigione e portò la testa su un vassoio, la diede alla ragazza e la ragazza la diede a sua madre. I discepoli di Giovanni, saputa la cosa, vennero, ne presero il cadavere e lo posero in un sepolcro. 

     

    Riflessione Per Il Giorno – aneddoti su don Bepo

    Vigilia di Natale 1931: Santina, la sorella di don Bepo si lamenta “Domani è Natale e io non ho un soldo nemmeno per comprare il pane per i ragazzi e per noi”. Ai collaboratori ancor più preoccupati don Bepo rispose: “Il Signore ha fatto il suo primo miracolo alle nozze di Cana perché non fossero turbati gli sposi dalla mancanza di vino. Visto che il Signore è molto garbato, non farà mancare neanche a noi il suo aiuto”. Nel tardo pomeriggio entra al Patronato un carretto tirato da un tale al cui fianco cammina una persona assai distinta. Si tratta di Ernesto Berner (l’ex proprietario del terreno del Patronato) che dice a don Bepo: “Domani è Natale: ho pensato ai suoi bimbi e ho portato qualcosa per loro”. Toglie la cera cerata che copre il carro e appaiono polli, panettoni e torroni…

     

    Intenzione del giorno

    Preghiamo per i ragazzi ed educatori delle scuole del PSV: Bergamo, Clusone, Endine e Bolivia

     

     

    don’t forget

    1027-2017:

    90 anni del patronato SV: 1930-‘39

    1935: Viene affidato a don Bepo Vavassori l’ex monastero benedettino di S. Paolo d’Argon.

    1936: muore il Vescovo di Bergamo Luigi Maria Marelli. Gli succede Mons. Adriano Bernareggi.

    1938: i ragazzi ospiti del P.S.V. dagli iniziali 14 sono aumentati a 580…in soli undici anni.

     

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