lunedì 20 novembre ’17

    XXXIII settimana del tempo ordinario

     

    nell’immagine una fotografia di Pedro Luis Raota

     

    Proverbio del giorno

    «Riscalda un serpente infreddolito e ti morderà (Armenia)»

     

    Iniziamo la giornata Pregando

    Signore, ciò che io sono, che possiedo, l’ho ricevuto da te. Tu mi hai trasmesso doni, qualità e carismi, perché me ne serva e mi realizzi in questa vita. Desidero sviluppare le mie qualità di cuore e di spirito perché non siano sterili come il talento sotterrato. Quando il tuo Cristo tornerà, dovrò rendergli conto di tutto e sarò giudicato non sulla quantità dei talenti ricevuti, ma sulla fedeltà e lo sforzo messo in atto. Per questo ti chiedo di aiutarmi oggi a compiere le opere che hai predisposto per me

     

    SANTO DEL GIORNO: S. Ambrogio Traversari

    Nato in Romagna nel 1386, a 14 anni entrò tra i camaldolesi a Firenze. Ebbe come amico beato Angelico e confratello il pittore Lorenzo Monaco. La sua cella divenne luogo di ritrovo di chi credeva possibile l’incontro tra l’eredità classica e la tradizione cristiana. Ebbe una carriera brillante fino a diventare superiore generale e svolse missioni al servizio della S. Sede. Morì nel 1439

     

    Ascoltiamo la Parola di Dio Luca 18,35-43.

    Mentre Gesù si avvicinava a Gerico, un cieco era seduto a mendicare lungo la strada. Sentendo passare la gente, domandò che cosa accadesse. Gli risposero: «Passa Gesù il Nazareno!». Allora cominciò a gridare: «Gesù, figlio di Davide, abbi pietà di me!». Quelli che camminavano avanti lo sgridavano, perché tacesse; ma lui continuava ancora più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!». Gesù allora si fermò e ordinò che glielo conducessero. Quando gli fu vicino, gli domandò: «Che vuoi che io faccia per te?». Egli rispose: «Signore, che io riabbia la vista». E Gesù gli disse: «Abbi di nuovo la vista! La tua fede ti ha salvato». Subito ci vide di nuovo e cominciò a seguirlo lodando Dio. E tutto il popolo, alla vista di ciò, diede lode a Dio. 

     

    Riflessione del Giorno (Emmanuele Fant)

    Tre africani vanno in bicicletta in autostrada, qualcuno li fotografa e sul web si inizia a ironizzare: “Ecco le risorse per l’Italia di domani!”. Sono quotidiane le critiche all’aspetto dei richiedenti asilo: “Hanno muscoli da palestra e i palmari in tasca”. Persino dalle comunità di accoglienza giungono segnali di preoccupazione: “Abbiamo offerto pastasciutta, ma pretendono il loro cibo tradizionale”. Ma sbagliamo se gettiamo in mare salvagenti per ripescare non uomini, ma il frutto delle nostre aspettative. Se salviamo gli africani perché coi loro contributi ci pagheremo le pensioni, non stiamo mettendo in pratica le Beatitudini, ma un piano aziendale. Lo straniero è un investimento se ci ricorda la domanda urgente di accoglienza che brucia dentro a ogni essere umano. Se è malato, maleducato, sfinito, l’urlo è disperato, ma più chiaro. Farci carico di chi alla fine ci darà delusioni, è il mandato del nostro Fondatore: “Se amate quelli che vi amano, che merito ne avrete?”. Gesù, a chi lo segue, chiede un passo diverso. Ricorda ai discepoli che non sono una associazione filantropica non governativa, ma gente scriteriata e eccessiva.

     

    Intenzione del giorno

    Preghiamo per l’Africa, per le sue popolazioni perché conoscano un futuro di giustizia e dignità

     

    Don’t forget! …Ricorda!

    20-11-1990: muore don Serafino Doneda prete del PSV

    GIORNATA MONDIALE DEI DIRITTI DELL’INFANZIA E DELL’ADOLESCENZA 

    GIORNATA MONDIALE PER L’INDUSTRIALIZZAZIONE DELL’AFRICA. 

      

     

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