domenica 1 novembre ’20

     

    Tutti i Santi – 30A Settimana T. O.

     

     

    Frase del giorno

    E’ meglio illuminare gli altri che brillare solo per se stessi. (Tommaso d’Aquino)

     

    Iniziamo la Giornata Pregando (colletta di tutti i santi)

    Dio onnipotente ed eterno, che doni alla tua Chiesa la gioia di celebrare in un’unica festa i meriti e la gloria di tutti i Santi, concedi al tuo popolo, per la comune intercessione di tanti nostri fratelli, l’abbondanza della tua misericordia. Per il nostro Signore…Amen”

     

    Ascoltiamo La Parola di Dio

    Letture

    Apocalisse: 7,2-4.9-14; 

    Salmo 23; 

    1 Giovanni 3,1-3; 

    Matteo 5,1-12a

    “Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli. Beati gli afflitti, perché saranno consolati. Beati i miti, perché erediteranno la terra. Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati. Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia. Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio. Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio. Beati i perseguitati per causa della giustizia, perché di essi è il regno dei cieli. Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli”.

     

    Riflessione Per Il Giorno (Divo Barsotti)

    «La nostra partecipazione alla redenzione del Cristo implica una partecipazione all’uomo della vita divina, di una grazia però che non è un bene esclusivo e non lo diviene mai, ma tanto più si partecipa quanto più anche diviene comune. Ora, proprio per questo motivo, la comunione delle cose sante diviene naturalmente e necessariamente la Comunione dei santi. Se la grazia di Dio non si comunica all’uomo che aprendo l’uomo ad una universale comunione, ne viene che, quanto più l’uomo partecipa di questi doni divini, tanto più anche comunica con gli altri uomini, vive una comunione di amore con tutti quelli che partecipano ai medesimi beni. Per la carità di Dio l’uomo non si apre solo a Dio, non entra in comunione solo con la divinità, ma acquista una sua trasparenza onde l’anima può comunicare con tutte le altre anime, può vivere un rapporto di amore anche con tutti i fratelli. Il peccato ci ha divisi, ci ha opposti gli uni agli altri e ci ha separati, ci ha resi impenetrabili all’amore; la grazia invece ci dona questa nuova trasparenza, ci dona questa nuova possibilità di comunione di amore. Ed è questo allora l’effetto della grazia divina: che cioè noi viviamo la vita di tutti e tutti vivono della nostra medesima vita; non c’è più nulla di proprio che non sia, anche qui, di tutti. Quanto più noi siamo ricchi e partecipiamo agli altri i nostri beni, tanto più dell’altrui bene noi viviamo. Un santo tanto più è santo quanto più è privo di ogni difesa nel suo amore, quanto meno è chiuso nella sua ricchezza».

     

    Intenzione del giorno

    Preghiamo perché i cristiani scoprano la vocazione alla santità come cammino di gioia e libertà

     

    Don’t Forget! Oggi si celebra la giornata della santificazione universale

    La festa di Tutti i Santi ha mille anni. Furono i benedettini di Cluny a diffonderla.

    Celebra tutti i cristiani che – dichiarati o no Santi o Beati – godono la visione beatifica di Dio.

    Santo è il cristiano che, conclusa l’esistenza terrena ha ricevuto da Dio “la corona di gloria”.

    Sono riflesso della santità di Dio, modelli di vita e intercessori, meritevoli di culto e venerazione.

    Questa solennità include anche i Santi a cui la Chiesa dedica uno speciale giorno dell’anno.

    Ma il giorno di Tutti i Santi è specialmente il giorno dei “Santi anonimi”.

    Ognissanti ricorda che alla santità devono tendere tutti i battezzati: la santità è destino comune.

    Santo non è un angelo, ma un uomo che vive la fede con gioia e fatica ogni giorno nell’amore.

    La santità si consegue con l’aiuto della grazia e l’impegno quotidiano, amando Dio e il prossimo.

    Tutti i Santi celebra i misteri della nostra fede, i 4 novissimi: Morte, Giudizio, Inferno e Paradiso.

     

    Il ricordo e il grazie…

    Giovanni Previtali

    Chignolo d’Isola

    Morto il 24 – Marzo – 2020

    Il Covid-19 non ha dato scampo a Giovanni Previtali (conosciuto da tutti come Johnny) di 56 anni di Chignolo d’Isola. Dopo aver lottato con tutte le forze, il fisico ha ceduto ed è morto, lasciando nel dolore i familiari: la moglie Tamara, i figli Giulia, Sergei, Victoria e Olga, la mamma Graziella, la suocera Domitilla, i fratelli Fabrizio con Bruna, Daniela con Luciano, Pinuccia con Adamo e Paolo con Tiziana, i nipoti Michele, Gabriele, Cristina con Francesco, Raffaele, Andrea, Annamaria, Matteo, Elena e Alice, i cognati, le cognate, gli zii, le zie, i cugini e i parenti tutti. Il suo cuore ha cessato di battere all’ospedale di Sesto S. Giovanni dove era stato trasferito dall’ospedale Papa Giovanni XXIII nel quale era in cura.  Giovanni Previtali era una persona molto conosciuta nell’Isola Bergamasca ma anche in buona parte della provincia di Bergamo per il suo lavoro di assicuratore, con uffici a Ponte S. Pietro. Per anni è stato dirigente della società di calcio Chignolese, Isola, Pontisola ed era tifoso dell’Atalanta. Lui e la moglie Tamara hanno operato tanto nel sociale e hanno avuto in affido 3 fratellini russi che accoglievano nei periodi estivi e che di frequente andavano a trovare in Russia. Giovanni apparteneva a una famiglia di coltivatori, molto unita, con un’azienda agricola gestita dai due fratelli: pur avendo scelto un’altra professione non faceva mancare l’aiuto nei momenti di tanto lavoro nell’azienda.  «Siamo costernati per la morte del nostro Johnny, non aveva problemi di salute nessuna grave malattia, è rimasto una settimana all’ospedale in una situazione difficile e dolorosa per noi, poi dopo essere stato trasportato all’ospedale di Sesto S. Giovanni ci hanno informato che non reagiva alla terapia fino alla triste telefonata della sua morte».  La salma è stata tumulata nel cimitero di Chignolo d’Isola con la benedizione del parroco don Dante Cortinovis che confida: «Per la moglie Tamara, la figlia Giulia e la famiglia Previtali, perdere Johnny è un dolore immenso e indelebile. Porgo a loro a nome di tutta la comunità le più sentite condoglianze».  «Johnny è stato un appassionato di calcio, un amico e un grande collaboratore che ho potuto avere al mio fianco per tanti anni» ricorda Marziale Bonasio, presidente della società Ponte San Pietro calcio.

     

     

     

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