XXXII Settimana tempo Ordinario

     

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    la locandina di una “grande classica” l’Amstel Gold Race

     

    S. FRANCESCA SAVERIO CABRINI RELIGIOSA

    Nata a S. Angelo Lodigiano nel 1850 nel 1874 si fa suora e sei anni dopo fonda la congregazione delle Missionarie del S. Cuore. Nel 1889 raggiunge gli Stati Uniti per prestare assistenza agli immigrati italiani, ma si spinge anche all’interno e contatta, convertendole, tribù di nativi che non avevano mai visto un bianco. Operò in 7 paesi con 80 case: la sua congregazione fu la prima ad affrontare l’impegno missionario in modo autonomo dal ramo maschile corrispondente. La sua popolarità e il suo prestigio in America erano immensi e viaggiò in tutto il mondo. Morì nel 1917 e fu proclamata santa nel 1950

    La Parola di Dio del giorno Luca 17,20-25.

    Interrogato dai farisei: «Quando verrà il regno di Dio?», Gesù rispose: «Il regno di Dio non viene in modo da attirare l’attenzione, e nessuno dirà: Eccolo qui, o: eccolo là. Perché il regno di Dio è in mezzo a voi!». Disse ancora ai discepoli: «Verrà un tempo in cui desidererete vedere anche uno solo dei giorni del Figlio dell’uomo, ma non lo vedrete. Vi diranno: Eccolo là, o: eccolo qua; non andateci, non seguiteli. Perché come il lampo, guizzando, brilla da un capo all’altro del cielo, così sarà il Figlio dell’uomo nel suo giorno.  Ma prima è necessario che egli soffra molto e venga ripudiato da questa generazione.

    Il quadro della settimana – 35° quadro della serie: i 1.000 quadri più belli del mondo

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    SASSETTA: S. ANTONIO BASTONATO DAI DEMONI. 1423 CIRCA. OLIO SU TAVOLA 24X39 CM. PINACOTECA NAZIONALE. SIENA

     
    Stefano di Giovanni di Consolo detto Sassetta che visse fra il 1400 e il 1450 circa, è considerato il più innovativo pittore della prima metà del ‘400 a Siena: riconosciuto ed apprezzato, fu maestro di molti pittori. Il quadro che presentiamo è un pannello sopravvissuto allo smembramento della pala d’altare dell’Eucaristia, trittico che ritraeva la vita dei santi Antonio e Tommaso d’Aquino. Il tema è quello tradizionale delle tentazioni di S. Antonio così come sono narrate nella famosa vita del santo scritta da S. Atanasio. Innumerevoli pittori di ogni epoca hanno affrontato questo tema spesso con esiti molto suggestivi: nella piccola tavola di Siena essa è ambientata in un paesaggio semi desertico dove tre diavoli violentemente affrontano Antonio nel tentativo di fargli perdere la fede. Il santo giace a terra con vicino il tipico bastone a tau, del tutto impotente di fronte alla feroce aggressione: un diavolo lo afferra per una ciocca di capelli, l’altro lo bastona e un terzo usa come frusta una coppia di serpenti per colpirlo con ferocia.

    Ma l’eremita non presenta il benché minimo turbamento: avvolto nell’abito color del cielo della fiducia in Dio e nel manto grigio della penitenza, affronta con paziente rassegnazione l’accanimento demoniaco confidando esclusivamente nell’intervento della potenza divina capace di liberarlo dal male. L’aggressione demoniaca ha luogo di giorno, in un paesaggio che riflette il colore livido di un cielo solcato da nubi, a sottolineare la sofferenza del santo abbandonato alla prova. Anche i luoghi rappresentati sono ricchi di allusioni simboliche: dalla valletta erbosa e ricca di alberi, il santo è trascinato nel deserto, luogo arido e privo di vita, come a sottolineare la sua desolazione e solitudine. Questa terribile scena è però riscattata dalla figura di Antonio, l’unico personaggio che custodisce l’immagine divina come si puù notare dal viso sereno, dall’aureola dorata, dall’abito, dal bastone a forma di tau (simbolo di immortalità). Sassetta qui sa coniugare gli elementi del gotico internazionale tipici della scuola pittorica senese con quelli più inovativi della scuola fiorentina come la prospettiva e la solidietà dell’impianto, così che il suo stile già anticipa le conquiste della pittura rinascimentale.          

    Preghiera del giorno – Canto chi ci separerà

    Chi ci separerà dal suo amore? La tribolazione, forse la spada?  Né morte o vita ci separerà,  dall’ amore in Cristo Signore.  Chi ci separerà dalla sua pace? La persecuzione, forse il dolore? Nessun potere ci separerà  da Colui che è morto per noi. Chi ci separerà dalla sua gioia? Chi potrà strapparci il suo perdono? Nessuno al mondo ci allontanerà dalla vita in Cristo Signore. Amen

    Intenzione del giorno

    Preghiamo per tutti coloro che emigrano dal nostro paese e per coloro che vi immigrano alla ricerca di nuove opportunità di vita e di lavoro

    Don’t forget! …Ricorda!

    Il 2014 sarà il 1° anno a saldo migratorio negativo, sostiene Caritas Migrantes: significa che i nostri connazionali in fuga dalla crisi saranno più degli stranieri in cerca di lavoro e dei disperati che sfidano la morte affrontando i viaggi nel Mediterraneo. Nel 2011 90 mila italiani hanno cercato rifugio all’estero, l’anno dopo 60 mila, poi 75 mila. Quest’anno sfonderanno la soglia dei 100 mila. La bilancia penderà verso i fuggiaschi per almeno 20-30 mila persone. Non succedeva da qualche decennio, almeno.

     

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