giovedì 19 aprile ’18

    3a Settimana di Pasqua

     

    nell’immagine il dipinto La vera e la falsa chiesa di Cranach il Vecchio

     

    Proverbio del giorno

    «I figli sono il tesoro del povero (India)»

     

    Iniziamo la Giornata Pregando (inni Pasquali)

    Sfolgora il sole di Pasqua, risuona il cielo di canti, esulta di gioia la terra. Dagli abissi della morte Cristo ascende vittorioso insieme agli antichi padri. Accanto al sepolcro vuoto invano veglia il custode: il Signore è risorto. O Gesù, re immortale, unisci alla tua vittoria i rinati nel battesimo. Irradia sulla tua Chiesa, pegno d’amore e di pace la luce della tua Pasqua. Amen

     

    Il Santo del Giorno – EMMA DI SASSONIA

    Vissuta verso il 1000 andò sposa al conte Liutgero di Sassonia. Rimasta vedova giovane, erede di un ricchissimo patrimonio, Emma donò tutte le sostanze ai poveri e alla Chiesa perché fossero investite in opere di carità, e si dedicò al bene del prossimo fino alla morte, avvenuta nel 1040. Fu presto onorata con culto pubblico. Il suo corpo riposa nella cattedrale di Brema

     

    La Parola di Dio del Giorno (Giovanni 6,44-51)

    Gesù disse alle folle: «Nessuno può venire a me, se non lo attira il Padre che mi ha mandato; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno. Sta scritto nei profeti: E tutti saranno ammaestrati da Dio. Chiunque ha udito il Padre e ha imparato da lui, viene a me. Non che alcuno abbia visto il Padre, ma solo colui che viene da Dio ha visto il Padre. In verità, in verità vi dico: chi crede ha la vita eterna. Io sono il pane della vita. I vostri padri hanno mangiato la manna nel deserto e sono morti; questo è il pane che discende dal cielo, perché chi ne mangia non muoia. Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo». 

     

    BREVE COMMENTO AL VANGELO

    La Chiesa si preoccupa che i fedeli non assistano come estranei o muti spettatori al mistero di fede, ma che, comprendendolo bene nei riti e preghiere, partecipino all’eucaristia con consapevolezza, piamente e attivamente; siano formati dalla parola di Dio; si nutrano alla mensa del corpo del Signore; rendano grazie a Dio; offrendo la vittima senza macchia, non solo per le mani del sacerdote, ma insieme con lui, imparino a offrire se stessi e di giorno in giorno, per la mediazione di Cristo, siano perfezionati nell’unità con Dio e tra loro, di modo che Dio sia “tutto in tutti” (1 Cor 15,28).

     

    Riflessione Per Il Giorno (Papa Francesco)

    A 5 anni dall’elezione, papa Francesco ha pubblicato la sua terza Esortazione apostolica dal titolo GAUDETE ET EXSULTATE che ha come tema la «chiamata alla santità nel mondo contemporaneo». Il Pontefice lancia un messaggio «nudo», essenziale, che indica ciò che conta, il significato stesso della vita cristiana, che è, nei termini di S. Ignazio di Loyola, «cercare e trovare Dio in tutte le cose», seguendo l’indicazione del suo invito ai gesuiti: curet primo Deum. Questo è il cuore di ogni riforma, personale ed ecclesiale: mettere al centro Dio. La Gaudete et Exsultate si compone di 5 capitoli. Il punto di partenza è «la chiamata alla santità» rivolta a tutti. Da qui si passa alla chiara individuazione di «2 sottili nemici» che tendono a risolvere la santità in forme elitarie, intellettuali o volontaristiche. Quindi si prendono le beatitudini evangeliche come modello positivo di una santità che consiste nel seguire la via «alla luce del Maestro» e non una vaga ideologia religiosa. Si descrivono poi «alcune caratteristiche della santità nel mondo attuale»: pazienza e mitezza, umorismo, audacia e fervore, vita comunitaria e preghiera costante. L’Esortazione si conclude col capitolo dedicato alla vita spirituale come «combattimento, vigilanza e discernimento». Un documento da leggere e meditare!

     

    Intenzione del giorno

    Preghiamo per il tarlo del dubbio e del sospetto non scavi solchi nella nostra anima.

     

    Don’t forget!

    19/04/2008: muore don Tomaso Milesi, sacerdote del Patronato S. Vincenzo

     

    IL PERSONAGGIO DELLA SETTIMANA

    CHARLES DARWIN

    Nacque il 12-02-1809 in Inghilterra, a Shrewsbury nello Shropshire, da agiata famiglia borghese e venne avviato agli studi di medicina per seguire la stessa carriera del padre e del nonno Erasmus. Ma il giovane covava un acceso amore per le scienze naturali e così, quando si presentò l’occasione di prendere parte a un viaggio sul brigantino “Beagle”, si imbarcò pur contro il volere paterno. Il 27-12-1831 il “Beagle” salpa per una lunga crociera nell’emisfero australe che durerà 5 anni nei quali vengono esplorate soprattutto le coste del Sud America e in particolare le Isole Galápagos, al largo dell’Ecuador. Egli raccolse molto materiale e analizzò i fossili degli strati geologici. Rientrato in Inghilterra nel 1836, decise di sistemare la sua vita familiare: si sposò e si stabilì in campagna, a Down, da dove non si muove più sino alla sua morte sopravvenuta il 19 aprile 1882. Riordinati i dati e i risultati delle sue osservazioni Darwin aveva pubblicato “Viaggio di un naturalista intorno al mondo” nel 1839.

    Nel 1859 pubblicò il suo capolavoro “L’origine delle specie” che, se da una parte suscitò scandalo e feroci opposizioni soprattutto negli ambienti religiosi, tra gli scienziati trovò in breve una vasta accoglienza. Il libro era accompagnato da una notevole mole di prove e osservazioni che ne confortavano le tesi e che erano difficili da smentire a lume di ragione. Successivamente i risultati della paleontologia, dell’embriologia, della biochimica avrebbero corroborato le teorie del genio inglese, cambiando per sempre il volto della vita che osserviamo sul pianeta Terra. Nessuno meglio di Darwin potrebbe incarnare il prototipo dello studioso che con i suoi pochi mezzi, quelli della ragione e dell’osservazione, è stato capace di deviare il corso della storia delle idee, di influenzare l’intero andamento della scienza. La sua teoria sull’evoluzione è divenuta fondamentale per capire le origini e la varietà degli esseri viventi che conosciamo, anche se tale teoria non è ancora pacificamente accettata; è anzi tuttora frutto di accese discussioni o di netti rifiuti. L’ipotesi di Darwin ha dato origine anche a forti distorsioni interpretative: è il caso del cd. ‘darwinismo sociale’, una lettura semplificata della teoria che si voleva applicare meccanicamente alle complesse società umane. Il darwinismo sociale fu utilizzato, a fini politici, in chiave razzista da chi, come i nazisti, voleva esaltare il diritto di una specifica ‘razza’ umana da asservire, e persino a sopprimerne altre, in virtù di una sua non comprovata superiorità. Questo aberrante punto di vista ebbe drammatiche conseguenze in Europa, in particolare per alcune popolazioni come gli ebrei e i rom.

     

     

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