giovedì 28 gennaio ’21

     

    nell’immagine di un dipinto di John Sloan

     

    III.a Settimana tempo ordinario

     

     

    Proverbio del Giorno (Charles P. Baudelaire)

    La più grande astuzia del diavolo è farci credere che non esiste.

     

    Preghiera del giorno (preghiera di S. Tommaso d’Aquino)

    Signore, mio Dio, donami un cuore vigile, che nessun pensiero curioso trascini lontano da te; un cuore nobile che nessun indegno attaccamento degradi; un cuore retto che nessuna intenzione equivoca possa sviare; un cuore fermo che resista ad ogni avversità; un cuore libero che nessuna passione violenta possa soggiogare. Concedimi, Signore mio Dio, un’intelligenza che ti conosca, uno zelo che ti cerchi, una sapienza che ti trovi, una vita che ti piaccia, una perseveranza che ti attenda con fiducia,e una fiducia che alla fine arrivi a possederti. Amen

     

    TOMMASO D’AQUINO. 1225 – 7-03-1274

    Domenicano (1244) formatosi a Montecassino e nelle grandi scuole del tempo, e divenuto maestro negli studi di Parigi, Orvieto, Roma, Viterbo e Napoli, impresse al suo insegnamento un orientamento originale e innovatore. Affidò a molti scritti e alla celebre ‘Summa’ la sistemazione della dottrina filosofica e teologica tradizionale. Ha esercitato grande influsso sul pensiero filosofico e sulla ricerca teologica nelle scuole dei secoli seguenti.

     

    La Parola di Dio del giorno (Marco 3,31-35)

    In quel tempo, Gesù diceva alla folla: «Viene forse la lampada per essere messa sotto il moggio o sotto il letto? O non invece per essere messa sul candelabro? Non vi è infatti nulla di segreto che non debba essere manifestato e nulla di nascosto che non debba essere messo in luce. Se uno ha orecchi per ascoltare, ascolti!». Diceva loro: «Fate attenzione a quello che ascoltate. Con la misura con la quale misurate sarà misurato a voi; anzi, vi sarà dato di più. Perché a chi ha, sarà dato; ma a chi non ha, sarà tolto anche quello che ha».

     

    Riflessione per il giorno – S. Tommaso d’Aquino

    «Lo Spirito Santo ci insegna ad evitare cinque peccati nei quali siamo indotti dal desiderio delle cose temporali. 1. Il primo peccato è che l’uomo spinto da smodata bramosia, cerca ciò che è al di là del suo stato e della sua condizione, non contento di quanto gli spetta. Un secondo vizio è quello di coloro che, per acquisire beni temporali, danneggiano gli altri e li defraudano. Un terzo vizio è l’eccessiva sollecitudine, preoccupazione per le cose materiali. Un quarto vizio è l’ingordigia. Il quinto vizio è l’ingratitudine. Un altro vizio troviamo poi nelle cose del mondo, la eccessiva preoccupazione. Ci sono alcuni, infatti, che si preoccupano oggi di ciò che potrà succedere tra un anno e vi pensano continuamente, sempre inquieti, contrariamente a quanto esorta il Signore. Per questo il Signore ci insegna a chiedere che ci sia dato oggi il nostro pane, ossia quanto ci è necessario al presente».  La fiducia in Dio è sopra ogni altra cosa.

     

     

    Intenzione del giorno

    Preghiamo per i nostri fratelli perseguitati a causa della fede e per i tanti martiri di oggi

     

    Don’t Forget!  

    EVENTI DELL’ANNO 21 DI OGNI SECOLO: SEC. XVI – ANNO 1521

    3-1-2021: Martin Lutero è scomunicato da papa Leone X con la bolla Decet Romanum Pontificem, ma il 17-18 aprile, durante la dieta di Worms Lutero riafferma le proprie tesi di fronte all’Imperatore Carlo V e ai Principi elettori. 25 maggio: Carlo V, alla chiusura della Dieta, promulga l’editto di Worms, con il quale le tesi luterane vengono condannate e Lutero perseguito in tutto l’impero.

    27 aprile 2021: Ferdinando Magellano è ucciso nella battaglia di Mactan vicino a Cebu, Filippine

    8 agosto: Con la caduta di Tenochtitlán (l’attuale Città del Messico) gli Spagnoli e i loro alleati locali sconfiggono Cuauhtémoc, ultimo imperatore mexica: è la fine della civiltà azteca.

     

    “Storia delle persecuzioni dei cristiani”

    La nascita dell’Islam e le prime persecuzioni dei cristiani

    (VI-VII secolo)

     L’Islam nasce con Maometto che riuscì a riunire le tribù arabe disperse intorno a una nuova religione monoteistica. Il messaggio del profeta suscitò agli inizi l’ostilità da parte degli Arabi conservatori e soprattutto da parte degli abitanti della Mecca che vedevano minacciati i loro culti. Nel 622 Maometto fu costretto ad emigrare a Medina (l’egira) ed è questa la data che gli storici considerano il vero inizio dell’era islamica. Infatti, con la vittoria di Badr (624) Maometto confermò la popolarità di cui godeva e dopo 8 anni ritornò alla Mecca da trionfatore. Ma il Profeta muore nel 632: alla sua morte, Maometto era padrone di tutta la penisola arabica. Il problema però era che non aveva predisposto meccanismi di successione, lasciando il mondo islamico in condizione di forte incertezza. Toccherà ai successori Abu Bakr (+634), Omar (+644), Uthman (656) e Alì (+661) di mantenere vivo il messaggio del profeta e di espandere in poco più di 30 anni l’influenza islamica a dimensioni enormi: a ovest fino al Mediterraneo, al sud all’Egitto e Nubia, a est fino all’India. Nei primi decenni non ci furono grandi conflitti o troppe persecuzioni nei confronti dei cristiani (chiamati “dhimmi” in quanto costretti ad accettare il patto di protezione dell’autorità islamica). Lo dimostra il caso di S. Giovanni Damasceno che fu per qualche tempo consigliere del Califfo della sua città di Damasco. Ma con lo stabilizzarsi dei domini islamici nel Medio Oriente e nel bacino del Mediterraneo in conflitto si fece più aspro. Partendo dalle biografie di martiri appartenenti a diverse Chiese orientali, vissuti tra il VII e il X secolo in un contesto geografico dal Caucaso all’Andalusia, passando per il Medio Oriente e il Nord Africa, è possibile capire gli ambienti storico-sociali e i motivi che provocarono il sorgere delle persecuzioni. Tra i martiri, chiamati neo-martiri per distinguerli dalle vittime delle persecuzioni avvenute sotto gli Imperi romano e sassanide, si possono individuare due categorie principali:

    1) Gli APOSTATI cioè sia i musulmani convertiti sia i cristiani che hanno abbandonato l’Islam dopo averlo momentaneamente abbracciato.

    2) I BLASFEMI ossia cristiani che sono stati condannati e uccisi per avere insultato, senza mostrare segni di pentimento, il Profeta e l’Islam. 

    Tra gli apostati è significativo il caso del martire Elia di Eliopoli (odierna Baalbek, in Libano), un cristiano siriaco ucciso nel 799 a Damasco in circostanze stravaganti: durante una festa, gli era stato infatti sfilato lo zunnār – la cintura che al tempo identificava i non-musulmani – così che, una volta uscito, egli senza saperlo era diventato musulmano. L’indomani, mentre si recava in chiesa a pregare, era stato accusato di apostasia. Costretto ad abbandonare la città, vi aveva fatto ritorno otto anni dopo, pensando che la questione fosse dimentica, ma poiché continuava a dirsi cristiano, fu condannato e ucciso in quanto apostata.

     

     

     

     

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