martedì 24 aprile ’18

    4a Settimana di Pasqua

     

    nell’immagine una serigrafia di Ugo Nespolo

     

    Proverbio del Giorno (Cina)

    «Un buon insegnante è meglio che un barile di libri».

     

    Iniziamo la giornata pregando

    Ti ringrazio, Signore, conoscitore dei cuori, giusto re, pieno di misericordia. Ti ringrazio, o senza principio, Verbo onnipotente, tu che sei sceso sulla terra e ti sei incarnato, Dio mio, e sei divenuto uomo simile a me, senza mutazione, senza venir meno, senza peccato. Al fine, tu impassibile soffrendo da parte di empi, di concedere a me condannato l’impassibilità nell’imitare i tuoi patimenti. Amen

     

    Il Santo del Giorno Fedele da Sigmaringen

    Sacerdote e martire Nato a Sigmaringen, Germania, nel 1578, si laurea in filosofia e diritto all’università di Friburgo e accoglie l’invito del conte di Stotzingen, che gli affidava i figli e alcuni giovani perché li avviasse agli studi. Soggiornò in Italia, Spagna e Francia e impartì ai giovani allievi insegnamenti che gli diedero la fama di “filosofo cristiano”. A 34 anni, abbandonò tutto e tornò a Friburgo, ma da Propaganda Fide è incaricato di recarsi in Rezia, in piena crisi protestante. Le conversioni furono numerose, ma nel 1622 gli procurarono il martirio

     

    Parola di Dio del giorno (Giovanni 10,22-30)

    Ricorreva in quei giorni a Gerusalemme la festa della Dedicazione. Era d’inverno. Gesù passeggiava nel tempio, sotto il portico di Salomone. Allora i Giudei gli si fecero attorno e gli dicevano: «Fino a quando terrai l’animo nostro sospeso? Se tu sei il Cristo, dillo a noi apertamente». Gesù rispose loro: «Ve l’ho detto e non credete; le opere che io compio nel nome del Padre mio, queste mi danno testimonianza; ma voi non credete, perché non siete mie pecore. Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono. Io do loro la vita eterna e non andranno mai perdute e nessuno le rapirà dalla mia mano. Il Padre mio che me le ha date è più grande di tutti e nessuno può rapirle dalla mano del Padre mio. Io e il Padre siamo una cosa sola». 

     

    BREVE COMMENTO AL VANGELO

    Gesù proclama oggi il motivo dell’incredulità: «Non siete mie pecore». Essere sue pecorelle significa assumere un atteggiamento di verità, docilità e umiltà, significa deporre l’orgoglio, che ci spinge a cercare in modo autonomo i nostri pascoli, strade e sicurezze e convincerci che abbiamo bisogno di una guida, un pastore, una protezione sicura e costante.

     

    Riflessione del Giorno (Benjamin Giroux)

    La Sindrome di Asperger è un disturbo psicologico dello spettro dell’autismo: chi ne soffre presenta comportamenti ripetitivi e interessi ristretti e difficoltà di interazione sociale e comunicazione. Questi aspetti complicano il rapporto con i genitori, che non riescono a capire cosa stiano provando i figli. Benjamin Giroux, bimbo Usa di 10 anni a cui è stata diagnosticata la sindrome, ha scritto questa poesia che ha aiutato la sua famiglia a capire cosa gli succede. La poesia era parte di un compito scolastico, in cui le prime due parole di ogni verso venivano indicate dalla professoressa. “Sono strano, sono giovane / Mi chiedo se anche tu lo sia. / Sento voci nell’aria / Capisco che a te non succede, e questo non è giusto. / Vorrei non sentirmi triste. / Sono strano, sono giovane, / Fingo che anche tu lo sia. / Mi sento un bambino nello spazio siderale, / Tocco le stelle e mi sento fuori luogo. / Mi preoccupo di quello che possono pensare gli altri, / Piango quando le persone ridono, mi fa sentire piccolo piccolo. / Sono strano, sono giovane, / E ora capisco che lo sei anche tu. / Dico che mi sento come un naufrago, / Sogno che un giorno tutto questo andrà bene. / Cerco di adattarmi, / Spero di riuscirci un giorno. / Sono strano, sono giovane”.

     

    Intenzione del giorno

    Preghiamo per gli armeni e per tutti i popoli vittime di genocidio

     

    Don’t forget! …Ricorda!

    Il 24/04 è l’anniversario del GENOCIDIO ARMENO del 1915, che ha portato all’eliminazione dei due terzi della popolazione armena sul suolo turco. Il numero delle vittime oscilla intorno al milione. 

     

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