XXI Settimana Tempo Ordinario

     

    un orfano …

     

    preghiera per gli orfani

    O Maria, tu sai cos’è l’amore di una madre, tu che hai dato tutto il tuo amore e la tua vita al nostro Salvatore, Gesù.
    Noi ti chiediamo di proteggere tutti gli orfani del mondo.
    Serviti di noi per dare loro il tenero amore che la loro madre e il loro padre avrebbero dato loro. 
    Poiché noi siamo amati da tuo Figlio tu ci permetterai di dare
    lo stesso amore e la stessa tenerezza per quelli che hanno perso i genitori.
    Maria Santissima, insieme a te e agli Angeli canteremo laudi al Signore nel Regno dei Cieli che ci ama così tanto che nessuno deve dire: “Non ho né padre, né madre.”

    Amen.

     

    S. MONICA, MADRE DI S.AGOSTINO

    Nacque a Tagaste in Numidia, nel 332. Da giovane studiò e meditò la Sacra Scrittura. Madre di Agostino d’Ippona, fu determinante per la conversione del figlio al cristianesimo: nella notte di Pasqua del 387 a Milano poté vedere Agostino battezzato. Nelle «Confessioni» Agostino narra dei colloqui spirituali con sua madre, che si svolgevano nella casa di Ostia, ricevendone conforto ed edificazione. Monica morì, a seguito di febbri molto alte, nel 387.

    La Parola di Dio del giorno

    “Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che rassomigliate a sepolcri imbiancati: essi all’esterno son belli a vedersi, ma dentro sono pieni di ossa di morti e di ogni putridume. Così anche voi apparite giusti all’esterno davanti agli uomini, ma dentro siete pieni d’ipocrisia e d’iniquità. Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che innalzate i sepolcri ai profeti e adornate le tombe dei giusti, e dite: Se fossimo vissuti al tempo dei nostri padri, non ci saremmo associati a loro per versare il sangue dei profeti; e così testimoniate, contro voi stessi, di essere figli degli uccisori dei profeti. Ebbene, colmate la misura dei vostri padri!” Mt 23,27-32

    Riflessione Per Il Giorno (Vivaio di Messori)

    Pochi sanno che i tedeschi fecero prigionieri (in Tunisia, a Cassino, in Normandia) molti indiani che erano stati arruolati a forza, nell’esercito degli Stati Uniti e impiegati nelle occasioni più pericolose. I catturati chiesero (e ottennero da Himmler in persona) di formare un reparto speciale delle SS per combattere contro gli americani e vendicare così gli antenati massacrati. Il loro desiderio di rivalsa era tale che le SS dovettero intervenire perché quando catturavano un soldato yankee, volevano scotennarlo e appendere lo scalpo al loro cinturone da soldato. Questo era troppo persino per quegli spietati nazionalsocialisti. E’ un esempio significativo di quale odio abbia saputo suscitare un Paese che si considera “l’Impero del Bene“, popolo messianico prediletto da Dio per diffondere pace e benessere nel mondo. E che, statistiche alla mano, ha fatto (e fa) più guerre di qualunque altro. E che in pochi decenni, per far posto a sé, aveva sterminato un popolo intero.

    Preghiera del giorno

    “La tua bontà non si concede riposo, o Padre; mai la tua sapienza è colta alla sprovvista; mai la tua vigilanza è in di¬fetto. Mai ci privi del tuo amore; non metti limiti alla tua solle¬citudine e la tua benevolenza ci accompagna sempre. La tua Provvidenza non si smentisce mai! Da te riceviamo solo benefici. Il dolore che ci mandi è una grazia destinata a renderci migliori. Suscita in noi una fiducia illimitata nella tua Provvidenza, una fiducia che accetta di non capire tutto e che crede, no¬nostante tutto, alla tua suprema e immutabile bontà. Poiché la tua Provvidenza ha sempre ragione.

    Intenzione del giorno

    Preghiamo per i benefattori, per i collaboratori, dipendenti e volontari del Patronato S. Vincenzo

    Don’t forget! ricorda…

    26-31 AGOSTO: SS. ESERCIZI PER I PRETI DEI PATRONATO S. V.

    S. AGOSTINO E S. MONICA: Agostino così racconta gli ultimi istanti della vita della madre. Era l’autunno 387: “…si mise a letto febbricitante e perse la conoscenza. Poi riprese i sensi, ci guardò e vedendo il nostro afflitto stupore disse: “Seppellirete qui vostra madre”. Io rimasi muto, frenando le lacrime; mio fratello invece espresse l’augurio che la morte non la cogliesse in terra straniera, ma in patria. Lei gli lanciò un’occhiata severa e fissando lo sguardo su di me, esclamò: “Vedi cosa dice” e rivolgendosi a entrambi: “Seppellite questo corpo dove che sia, senza darvene pena. Di una sola cosa vi prego: ricordatevi di me, dovunque siate, innanzi all’altare del Signore”

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