sabato 10 novembre ’18

    XXXI Settimana del tempo ordinario

     

     

    Iniziamo la Giornata Pregando – Salmo 3

    Porgi l’orecchio, Signore, alle mie parole. Ascolta la voce del mio grido, mio re e mio Dio, perché ti prego, Signore. Al mattino ascolta la mia voce; fin dal mattino t’invoco e sto in attesa. Tu non sei un Dio che si compiace del male; presso di te il malvagio non trova dimora; gli stolti non sostengono il tuo sguardo. Gioiscano quanti in te si rifugiano, esultino senza fine. Tu li proteggi e in te si allietano quanti amano il tuo nome. Signore, tu benedici il giusto: come scudo lo copre la tua benevolenza.

     

    Leone Magno

    Papa e dottore della Chiesa (Papa dal 440 al 461) Fu un Papa energico che avversò i resti del paganesimo e combatté gli eretici. Convocò il concilio di Calcedonia. Nel 452 fu designato dall’imperatore Valentiniano III a guidare l’ambasceria romana inviata ad Attila: i particolari della missione sono oscuri, ma il re degli Unni abbandonò l’Italia. Quando i Vandali di Genserico nel 455 entrarono in Roma, Leone ottenne il rispetto della vita degli abitanti, ma non poté evitare il saccheggio dell’Urbe. Fece rispettare ovunque il primato del vescovo di Roma e compose le preghiere contenute nel “Sacramentario Veronese”. Benedetto XIV, nel 1754 lo proclamò dottore della Chiesa. E’ il primo papa che ebbe il titolo di Magno (Grande).

     

    Ascoltiamo La Parola di Dio – Luca 16,9-15

    Gesù disse: «Procuratevi amici con la disonesta ricchezza, perché, quand’essa verrà a mancare, vi accolgano nelle dimore eterne. Chi è fedele nel poco, è fedele anche nel molto; e chi è disonesto nel poco, è disonesto anche nel molto. Se dunque non siete stati fedeli nella disonesta ricchezza, chi vi affiderà quella vera? E se non siete stati fedeli nella ricchezza altrui, chi vi darà la vostra? Nessun servo può servire a due padroni: o odierà l’uno e amerà l’altro oppure si affezionerà all’uno e disprezzerà l’altro. Non potete servire a Dio e a mammona». I farisei, che erano attaccati al denaro, ascoltavano queste cose e si beffavano di lui. Egli disse: «Voi vi ritenete giusti davanti agli uomini, ma Dio conosce i vostri cuori: ciò che è esaltato fra gli uomini è cosa detestabile davanti a Dio».

     

    BREVE COMMENTO AL VANGELO (S. Clemente Alessandrino)

    Le ricchezze di cui disponiamo non devono servire solo a noi; con i beni ‘ingiusti’ si può fare un’opera buona e giusta, e dar sollievo ad uno di quelli che il Padre ha destinato alle dimore eterne… Com’è bella la parola dell’apostolo Paolo: “Dio ama chi dona con gioia” (2Cor 9,7),

     

    Riflessione Per Il Giorno – Mons. Galantino: Abitare le parole

    Insegnamento deriva dal latino insignare, composto dal prefisso “in” unito a “signare” (imprimere, fissare, segnare) che rimanda al sostantivo signum (marchio, sigillo). Basterebbe questo per affermare che l’insegnamento è attività tesa a “segnare” la vita trasmettendo metodi e contenuti, abilitando a vivere in maniera riuscita e consapevole il proprio ambito. È quanto riteneva don Milani. “Non ho bisogno di lasciare un testamento con le mie ultime volontà perché tutti sapete cosa vi ho raccontato sempre: fate scuola, fate scuola; ma non come me, fatela come vi richiederanno le circostanze”. Don Milani l’insegnamento l’ha inteso come esperienza di relazione nella quale si offrono gli strumenti per diventare persone libere e creative. “Non ho mai insegnato ai miei allievi, affermava Einstein; ho solo cercato di metterli nelle condizioni migliori per imparare”. L’insegnante infatti può avere anche le più solide e fondate convinzioni, ma se lo studente non “capisce” in modo vero, tutto scivola via e viene dimenticato. Anche l’insegnante. Per questo penso che si possa affermare che l’insegnamento non è lavoro: è un’arte. L’insegnante è un intellettuale, che comprende prima di far comprendere, ascolta prima di farsi ascoltare, impara prima di trasferire conoscenza. Insomma, “Un buon insegnante è come una candela: si consuma per illuminare la strada per gli altri”. (Proverbio turco)

     

    Intenzione del giorno

    Preghiamo perché scienza e tecnica siano a servizio di pace e progresso dell’umanità

     

    Don’t forget!

    GIORNATA MONDIALE DELLA SCIENZA AL SERVIZIO DI PACE E SVILUPPO

     

    FOTO DELLA SETTIMANA

    BELLUNO, ITALIA FOTO ANSA/ VIGILI DEL FUOCO

    Il Piave nei pressi della diga del Comelico, nel bellunese, ricoperto di alberi, fango e detriti in seguito al maltempo che ha colpito la zona negli ultimi giorni

     

     

     

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