sabato 16 marzo ’19

    1a settimana di Quaresima

     

     

    nell’immagine un dipinto di Kristian Zahrtmann

     

     

    Proverbio del giorno (Giappone)

    Quando il carattere di un uomo ti sembra indecifrabile, guarda i suoi amici.

     

    Iniziamo la Giornata Pregando (Orazione di S. Teresa d’Avila)

    O mio Dio, liberamente e senza alcuna riserva, io consacro a te il mio volere: purtroppo la mia volontà non sempre si accorda con la tua. Tu vuoi che ami la verità e io spesso amo la menzogna. Tu vuoi che cerchi l’eterno e io mi accontento dell’effimero. Tu vuoi che aspiri a cose grandi, e io mi attacco a piccolezze. Mi tormenta, Signore, non sapere con certezza se amo te sopra ogni cosa. Liberami per sempre da ogni male, la tua volontà si compia in me: solo tu, Signore, sii il mio tutto. Amen

     

    GIOVANNI DI BRÉBEUF

    nacque nel 1593 in Francia. Fattosi gesuita, nel 1625 si imbarcò con un gruppo di confratelli per il Canada dove si fece notare per dedizione e coraggio. Visse con gli uroni, studiando usi e costumi e scrivendo nella loro lingua un catechismo. Gli irochesi nel 1649, dopo aver compiuto una strage, presero un gran numero di prigionieri, tra i quali padre Brébeuf, messo a morte in maniera crudele. Fa parte dei gesuiti conosciuti con il nome di martiri canadesi.

     

    La Parola di Dio del Giorno (Mt 5,43-48)

    Gesù disse ai suoi discepoli: «Avete inteso che fu detto: “Amerai il tuo prossimo” e odierai il tuo nemico. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti. Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani? Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste».

     

    BREVE COMMENTO AL VANGELO

    È umano, naturale che noi non possiamo amare i nostri nemici. Potremmo evitare di ripagarli con gli stessi torti e sarebbe già molto! Ma Gesù ci chiama a molto di più: ci dice di “amarli e di pregare per loro”. Dio ha creato il nostro cuore in modo che esso non possa essere neutrale. Si tratta quindi, di imitare il nostro Padre celeste, non solo nella sua potenza, nella sua saggezza, nella sua intelligenza, ma soprattutto nella sua bontà e nella sua misericordia.

     

    Riflessione Per Il Giorno (Franco Nembrini: A proposito di Educazione…)

    L’educazione, ora come un tempo, può avvenire solo se l’adulto ha il coraggio di fare ai ragazzi una proposta molto alta, e questo vale sia per i genitori con i figli sia per gli insegnanti. Gli adulti fanno fatica a educare perché hanno paura della realtà. L’adulto coraggioso che sta dritto anche davanti alle avversità è testimone di una positività che è ciò di cui i ragazzi hanno bisogno. Un insegnante che non ha più nulla da imparare non ha più nulla da insegnare ed è bene che cambi mestiere. A questo proposito il Vangelo è chiaro nella sua promessa: il centuplo quaggiù. Coloro che si privano della pienezza sono altri: il cristiano nel momento in cui attinge alle fonti della verità, e cioè ad una conoscenza più profonda, più sicura, più lieta del valore delle cose, guadagna tutto, perché la fede è esattamente l’esperienza di una non-perdita, un’esperienza che tutto salva e fa guadagnare. S. Paolo lo diceva con parole radicali: “Tutto è vostro, ma voi siete di Cristo e Cristo e di Dio”. I ragazzi non hanno interessi perché non li interessiamo, sono distratti perché non li attraiamo. Il problema è tutto nella testimonianza e nella proposta dell’adulto.

     

    Intenzione del giorno

    Preghiamo per le vittime dell’odio e dell’intolleranza fanatica degli pseudo-religiosi

     

    Don’t forget! – Foto della settimana

    AP PHOTO – MULUGETA / AYENE

    Immagini strazianti da Hejere con i familiari delle 157 vittime del Boeing 737 max 8 della compagnia aerea Etiopica che si è schiantato a pochi Km dalla capitale Addis Abeba. C’è chi piange, chi urla, chi si cosparge il capo con la terra chi si batte il petto…Hanno perduto la vita anche 8 italiani.

     

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