sabato 27 febbraio ’21

     

     

    nell’immagine un dipinto di Alexei Isupov

     

    I.a  Settimana di Quaresima

     

    Frase del giorno

     “La Quaresima giunge a noi come tempo provvidenziale per cambiare rotta e recuperare la capacità di reagire di fronte alla realtà del male che sempre ci sfida”

     

    Iniziamo la Giornata Pregando (David M. Turoldo)

    “Signore Gesù, accetta me stesso per il tempo che mi resta: il mio lavoro, la mia parte di gioia, le mie ansie, la mia stanchezza, l’ingratitudine che può venirmi dagli altri, il tedio, la solitudine che mi attanaglia durante il giorno, i successi, gli insuccessi, tutto ciò che mi costa, le mie miserie. Di tutta la mia vita voglio fare un fascio di fiori, deporli nelle mani della Vergine Santa; Lei stessa penserà di offrirteli. Fa’ che possano diventare per tutti frutto di misericordia e di meriti nel Cielo”. Amen.”

     

    GABRIELE dell’ADDOLORATA

    RELIGIOSO Francesco Possenti nacque ad Assisi nel 1838. Perse la madre a quattro anni. Seguì il padre, governatore dello Stato pontificio, e i fratelli nei frequenti spostamenti. A 18 anni entrò nel noviziato dei Passionisti a Morrovalle (Macerata), prendendo il nome di Gabriele dell’Addolorata. Morì nel 1862, 24enne, a Isola del Gran Sasso, avendo ricevuto solo gli ordini minori. È lì venerato, nel santuario che porta il suo nome, meta di pellegrinaggi, soprattutto giovanili. È santo dal 1920, compatrono dell’Azione cattolica

     

    Ascoltiamo la Parola di Dio (Matteo 5,43-48)

    Gesù disse ai suoi discepoli: «Avete inteso che fu detto: “Amerai il tuo prossimo” e odierai il tuo nemico. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti. Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani? Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste».

     

    Riflessione Per Il Giorno (Curiosità)

    Il palindromo è una parola o un numero leggibile da sinistra a destra e da destra a sinistra: per esempio, osso; Anna. Con parole brevi, di 4 lettere, è facile, ma ci sono anche palindromi di 7 lettere (ingegni, ossesso, anilina), e perfino di 8 (avallava) e di 9 (onorarono). Esistono anche palindromi sillabici (po-li-po; Ma-rem-ma), e perfino frasi palindrome: “ai lati d’Italia”; “i topi non avevano nipoti”; “ogni mare è ramingo”; “a Milano, non a Lima”. Se una parola, letta a rovescio, assume un altro significato non è palindroma, ma bifronte: “ossa/asso”; “enoteca/acetone”. I palindromi erano noti nell’antichità: al poeta Sotade, III secolo a.C., è attribuito un ruolo di iniziatore. Un virtuoso di palindromi è Marco Buratti che qualche anno fa teneva una rubrica sul supplemento domenicale del Sole-24 Ore. Una sua raccolta di 181 (numero palindromo) palindromi fu pubblicata nel 2005 col titolo E poi Martina lavava l’anitra miope, sublime frase palindroma; nel 2011 la raccolta, arricchita di altri 42 nuovi palindromi, fu intitolata da “E poi Martina lavava l’anima miope” a “E poi Martina affoga la goffa anitra miope” secondo il suggerimento di un lettore deciso a farla finita con la storia dell’anitra miope. C’è anche un palindromo latino che Sidonio Apollinare (430-479 d. C.) attribuisce al demonio in risposta a S. Antonio che gli chiedeva tregua alle notturne tentazioni: IN GIRUM IMUS NOCTE, ECCE ET CONSUMIMUR IGNI (Andiamo in giro di notte, ed ecco, siamo consumati dal fuoco). C’è anche un palindromo greco leggibile sopra un lavabo nella badìa dei monaci greci di Grottaferrata: NIZON ANOMHMATA MH MONAN OZIN, che significa “Làvati i peccati, non soltanto la faccia”.

     

    Intenzione del giorno

    Preghiamo per i bambini che nascono con gravi malattie o handicap e per i loro genitori

     

    Don’t forget! Foto della settimana

    Grande rimpianto e commozione per LUCA ATTANASIO l’ambasciatore italiano ucciso in Congo con VITTORIO IACOVACCI, il carabiniere della sua scorta, e MUSTAPHA MILAMBO, l’autista. L’ambasciatore è qui ritratto in una foto di GABRIELE SALMI VIA CONTIGO / GETTY IMAGES

     

     

     

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