sabato 7 novembre ’20

     

     

    XXXIa Settimana Tempo Ordinario

     

    Proverbio

    «Chi nasce è bello, chi si sposa è buono e chi muore è santo»

     

    Iniziamo la Giornata Pregando

    O Dio, Padre della vita e autore della risurrezione, davanti a te anche i morti vivono; fa’ che la parola del tuo Figlio seminata nei nostri cuori, germogli e fruttifichi in ogni opera buona, perché in vita e in morte siamo confermati nella speranza della gloria. Per Cristo nostro Signore. Amen

     

    Beati 498 martiri spagnoli

    Beatificati da parte di papa Benedetto XVI, nel 2007 a Roma, i 498 martiri spagnoli sono la più folta schiera di testimoni della fede mai elevata alla gloria degli altari nei tempi moderni dalla Chiesa Cattolica. Le vittime dell’odio alla fede cristiana nella persecuzione religiosa della Guerra Civile Spagnola nella prima metà del XX secolo superarono il milione, colpendo persone di ogni età e classe sociale: vescovi, sacerdoti, religiosi e laici. E’ stato appurato che anarchici e comunisti si proponevano di annientare la Chiesa Cattolica spagnola.

     

    Ascoltiamo la Parola di Dio (Luca 16,9-15)

    Gesù diceva ai discepoli: «Fatevi degli amici con la ricchezza disonesta, perché, quando questa verrà a mancare, essi vi accolgano nelle dimore eterne. Chi è fedele in cose di poco conto, è fedele anche in cose importanti; e chi è disonesto in cose di poco conto, è disonesto anche in cose importanti. Se dunque non siete stati fedeli nella ricchezza disonesta, chi vi affiderà quella vera? E se non siete stati fedeli nella ricchezza altrui, chi vi darà la vostra? Nessun servitore può servire due padroni, perché o odierà l’uno e amerà l’altro, oppure si affezionerà all’uno e disprezzerà l’altro. Non potete servire Dio e la ricchezza». I farisei, che erano attaccati al denaro, ascoltavano tutte queste cose e si facevano beffe di lui. Egli disse loro: «Voi siete quelli che si ritengono giusti davanti agli uomini, ma Dio conosce i vostri cuori: ciò che fra gli uomini viene esaltato, davanti a Dio è cosa abominevole».

     

     

    Riflessione del Giorno – frammenti di vita

    L’uso della mascherina anti-contagio si è imposto a tutti i livelli e i più l’accettano di buon grado, ma non mancano episodi strani o divertenti. Alla bimba di 1.a elementare appena tornata da scuola, la mamma chiede: “Dove hai preso questa mascherina? Non è quella che t’ho dato io”. “L’ho scambiata con A. perché la sua era più bella” risponde la piccola. Patronato: in ufficio gli educatori esigono il rispetto delle norme anti-covid, ma non manca chi, per tossire o starnutire, si leva la protezione e non capisce i rimproveri, vista la sua preoccupazione di mantenerla pulita. La nonna impaurita dal virus non se la toglierebbe mai: i figli però insistono che deve coprire anche il naso, oltre alla bocca. Al che lei “Già ci vedo poco: se copro il naso si appannano gli occhiali, non vedo più niente e picchio via la testa” fa indicando i lividi in fronte. Mesi fa abbiamo distribuito mascherine rosse all’ingresso della chiesa: forse perché convinti che il rosso sia il colore giusto per la preghiera, a distanza di mesi alcuni ancora si ostinano a indossarla quando entrano in chiesa e non c’è verso di fargliela cambiare! In un negozio, a una signora che si accorge di aver dimenticato la mascherina, un’altra fa gentilmente dono di quella che indossa, dicendo: “Non si preoccupi: io a casa ne ho tante…”.

     

    Intenzione del giorno

    Preghiamo perché la misericordia di Dio e la prudenza degli uomini ci liberi dal contagio covid19.

     

    Don’t forget!

    GIGI PROIETTI, attore, drammaturgo e regista è morto per gravi problemi cardiaci, dopo il ricovero in una clinica romana, il 2 novembre 2020 nel giorno del suo 80° compleanno. Una lunghissima carriera la sua, con grandi successi in teatro, al cinema e in tv. Le esequie si sono tenute nella chiesa degli artisti di piazza del Popolo giovedì 5 novembre. “Ringraziamo Iddio, noi attori che abbiamo il privilegio di poter continuare i nostri giochi d’infanzia fino alla morte, che nel teatro si replicano tutte le sere”, confessava. “Non ho rimpianti, rifarei tutto, anche quello che non è andato bene”.

     

     

     

     

     

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