sabato 8 maggio ’21

     

    Quinta Settimana di Pasqua

     

    Proverbio del giorno (Grecia Antica)

    Se dici ciò che vuoi, devi ascoltare in risposta ciò che non vuoi.

     

    Preghiera del giorno

    E’ veramente cosa buona e giusta proclamare la tua gloria, o Signore, soprattutto in questo tempo nel quale Cristo, nostra Pasqua, si è immolato.

    Per mezzo di lui rinascono a vita nuova i figli della luce, e si aprono ai credenti le porte del regno dei cieli.

    In lui morto è redenta la nostra morte, in lui risorto tutta la vita risorge.

    Per questo mistero, nella pienezza della gioia pasquale, l’umanità esulta su tutta la terra e con l’assemblea degli angeli e dei santi canta la tua gloria. Amen.

     

    Santo del giorno

    BEATI 19 MARTIRI D’ALGERIA: † Algeria, 1994/1996. I religiosi, quasi tutti d’origine straniera, sono stati uccisi in Algeria negli anni dal 1994 al 1996, quando i gruppi islamisti armati erano al potere.

    Pur comprendendo i rischi a cui andavano incontro, scelsero di restare nel Paese, per offrire speranza al popolo algerino e per essere un segno di presenza cristiana, in dialogo con il mondo islamico.

    A capo del gruppo è Mons.

    Pierre-Lucien Claverie, vescovo di Orano e religioso domenicano, ma comprende anche i 7 monaci trappisti del monastero di N. Signora dell’Atlante a Tibhirine, 4 Padri Bianchi, 2 suore Agostiniane Missionarie, 2 Suore Missionarie di N. Signora degli Apostoli, una Piccola Suora del S.

    Cuore, una Piccola Suora dell’Assunzione e un religioso marista. Sono stati beatificati l’8 dicembre 2018 a Orano, nella basilica di N. Signora di Santa Cruz.

     

    Parola di Dio del giorno – Giovanni 15,18-21

    In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato me. Se foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo; poiché invece non siete del mondo, ma vi ho scelti io dal mondo, per questo il mondo vi odia. Ricordatevi della parola che io vi ho detto: “Un servo non è più grande del suo padrone”.

    Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi; se hanno osservato la mia parola, osserveranno anche la vostra. Ma faranno a voi tutto questo a causa del mio nome, perché non conoscono colui che mi ha mandato».

     

    Riflessione del giorno (Nuove lettere di Berlicche)

    Che l’uomo sia un essere crudele lo dimostra il fatto che molti dei resti umani che ci arrivano dal passato mostrano segni di morte violenta.

    Molte delle culture sorte nel mondo sono guerriere, che hanno raggiunto la supremazia camminando sui cadaveri dei nemici.

    Questo genere di società si basa sul terrore per impaurire e tenere sottomessi i conquistati, e sulla glorificazione delle proprie doti combattive come spinta all’ego.

    Un tempo ciò avveniva inalberando a vessillo i propri massacri: teste mozzate, scalpi, orecchie tagliate, oppure una qualsiasi altra parte umana che si possa innalzare: non c’è che l’imbarazzo della scelta dei popoli o nazioni che le hanno utilizzate in passato, o che ancora lo fanno.

    Gli aztechi avevano i loro muri di teschi; la Colonna Traiana è scolpita di nemici calpestati; i rivoluzionari francesi innalzavano le teste sulle picche.

    C’è solo una cultura, se così si può chiamare, che innalza non il nemico ucciso ma il suo fondatore ammazzato: il cristianesimo. Non come segno di vendetta, ma come simbolo di vittoria.

    Inconcepibile scandalo per chi rifiuta il nome cristiano, e paradosso per tanti cristiani di nome ma non di cuore.

     

    Intenzione di preghiera per il giorno

    Preghiamo perché Dio susciti nei cristiani oppressi dalla persecuzione, capacità di perdono e di amore.

     

    Don’t forget! – La foto della settimana


    DOMENICA 2 MAGGIO
    2021 – MILANO, ITALIA

    I TIFOSI DELL’INTER IN PIAZZA DUOMO PER LA VITTORIA DEL 19° SCUDETTO
    LAPRESSE / CLAUDIO FURLAN

     

     

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