venerdì 13 marzo ’20

     

    nell’immagine un dipinto di Jozsef Rippl Ronai

     

    saggezza popolare – Cina

    Chi conosce gli altri è intelligente, ma chi conosce se stesso è saggio

     

    iniziamo la giornata pregando

    Fra tutti i popoli della terra scegliesti una vigna, Israele, alla quale donasti una terra in cui facesti scorrere latte e miele. La mia vigna non l’ho custodita, le volpi devastatrici l’hanno invasa. Ti ho già respinto abbastanza, Signore, vieni ora a prendere possesso del tuo bene. Nelle mie vene scorre il sangue del Figlio che i vignaiuoli assassini uccisero. Fa’ che la linfa del ceppo trasmetta la vita sino all’estremità dei tralci. Voglio recare un frutto abbondante che persista, e accetto il torchio della croce affinché la mia vita serva a nutrire la tua gloria.

     

    il Santo del giorno – San Rodrigo

    Nei primi secoli della dominazione mussulmana della penisola iberica visse e morì martire San Rodrigo, accanto a molti altri cristiani intransigenti nella loro fede e troppo zelanti nel loro apostolato.
    L’avvento dei Mussulmani segnò infatti, in Spagna, una dolorosa divisione tra popolazione cristiana e popolazione maomettana; una divisione che spesso si insinuava fin nell’interno delle famiglie, dando luogo a situazioni incresciose, e talvolta addirittura grottesche.

    Nella famiglia di Rodrigo, per esempio, un fratello era acceso mussulmano; un altro, fervente cristiano. Rodrigo stesso, poi, era stato ordinato sacerdote cristiano. La convivenza, perciò, non era facile, e un giorno, in occasione di un alterco più violento del solito tra i due fratelli, Rodrigo si interpose come paciere, finendo per buscarne dall’uno e dall’altro. Ridotto privo di sensi, il fratello mussulmano gli giuocò il tiro più subdolo, caricandolo su una barella e portandolo in giro per le strade di Cordova, proclamando a gran voce che il fratello, già sacerdote cristiano, si era finalmente convertito alla fede del Profeta.

    Ignaro di tutto ciò, quando si fu rimesso in sesto, Rodrigo riprese a esercitare il sacerdozio, e quando scoppiò una delle periodiche persecuzioni contro i cristiani, si allontanò da Cordova per ritirarsi in una località vicina.

    Venne presto arrestato, non tanto perché cristiano, quanto come rinnegato. Se era vera infatti, come il fratello aveva proclamato, la sua conversione al Corano, il ritorno all’antica fede appariva come un vero e proprio tradimento, a meno che Rodrigo non si piegasse a rinnegare pubblicamente, davanti al Cadì, cioè al giudice arabo, la religione cristiana.
    E poiché San Rodrigo non volle piegarsi, venne condannato al carcere, dove incontrò quel Salomone il quale viene oggi festeggiato, ma sul cui conto, fino a quel punto, non abbiamo notizia alcuna.
    Si sa soltanto che tutti e due, Rodrigo e Salomone, si esortarono a vicenda nella fede, preparandosi al prossimo martirio. Furono infatti decapitati ambedue nell’anno 837, diventando, per così dire, fratelli di sangue, uniti in una famiglia che non conosce discordie né rivalità.

     

    + Dal Vangelo secondo Matteo 21,33-43.45-46

    In quel tempo, Gesù disse ai capi dei sacerdoti e agli anziani del popolo: “Ascoltate un’altra parabola: c’era un uomo che possedeva un terreno e vi piantò una vigna. La circondò con una siepe, vi scavò una buca per il torchio e costruì una torre. La diede in affitto a dei contadini e se ne andò lontano. Quando arrivò il tempo di raccogliere i frutti, mandò i suoi servi dai contadini a ritirare il raccolto. Ma i contadini presero i servi e uno lo bastonarono, un altro lo uccisero, un altro lo lapidarono. Mandò di nuovo altri servi, più numerosi dei primi, ma li trattarono allo stesso modo. Da ultimo mandò loro il proprio figlio dicendo: “Avranno rispetto per mio figlio!”. Ma i contadini, visto il figlio, dissero tra loro: “Costui è l’erede. Su, uccidiamolo e avremo noi la sua eredità!”. Lo presero, lo cacciarono fuori dalla vigna e lo uccisero. Quando verrà dunque il padrone della vigna, che cosa farà a quei contadini?”. Gli risposero: “Quei malvagi, li farà morire miseramente e darà in affitto la vigna ad altri contadini, che gli consegneranno i frutti a suo tempo”. E Gesù disse loro: “Non avete mai letto nelle Scritture: La pietra che i costruttori hanno scartato è diventata la pietra d’angolo; questo è stato fatto dal Signore ed è una meraviglia ai nostri occhi? Perciò io vi dico: a voi sarà tolto il regno di Dio e sarà dato a un popolo che ne produca i frutti”. Udite queste parabole, i capi dei sacerdoti e i farisei capirono che parlava di loro. Cercavano di catturarlo, ma ebbero paura della folla, perché lo considerava un profeta.

    Parola del Signore.

     

    Se salvare il mondo..

    Se salvare il mondo fosse una cosa facile e semplice, Dio non si sarebbe lasciato inchiodare ad una croce.

    Penso a questo, Signore, stasera, che sento pesante, per la stanchezza che è dentro di me.
    Anche tu hai provato la stanchezza e il senso di non farcela più.
    Ti sei messo a sedere, sul pozzo di Sicar, con i piedi stanchi e la gola riarsa.
    Angosciato, sei caduto a terra a Getsemani, chiedendo aiuto al Padre.
    Anch’io sono stanco.
    Stanco di lavorare perché vedo gli altri che non fanno niente.
    Stanco di annunciare un messaggio che nessuno accetta di vivere.
    Stanco di servire la gente che poi ti volta le spalle e fa finta di non averti riconosciuto.
    Stanco di farmi in quattro ed essere sempre interpretato alla rovescia.
    Non so, o Signore, se tutto questo è segno di quella povertà di cui parlavi sulla montagna quella mattina.Ho udito parlare
    di “chiesa della diaspora”,
    di “cammino nell’insicurezza”,
    di “navigazione a mare aperto”,
    di “viaggio tra le sabbie del deserto”.
    Ma dire queste cose è facile: difficile è viverle giorno per giorno.

    Aiutami, o Signore, a guardare a lungo la notte,
    così che possa scoprire quanto sono numerose le stelle.
    A guardare al di là dell’impossibile umano,
    ove incomincia il tuo possibile.
    A non aver paura del male che vedo,
    anche se è tanto.
    A pensare al bene che esiste,
    anche se non sempre si vede.

    Più sono debole e più sono potente,
    perché quanto più c’è meno posto per me, c’è più posto per te.
    Dammi una mano, o Signore, perché io possa guardare con speranza i germogli di vita, che ogni giorno si aprono nel mondo.
    Perché io possa camminare sulle strade di una speranza cristiana,
    per essere dispensatore della tua parola che salva e redime anche i più delicati sospiri del mondo,
    che partorisce il suo domani nella sofferenza e nella stanchezza dell’oggi…
    Amen.

    Anonimo

     

    13 marzo: accadde oggi

    Nel 1781 l’astronomo William Herschel scopre il pianeta Urano. Ancora stelle e pianeti. Oggi, ma nel 1930, comunicata la scoperta del pianeta Plutone. Nel 1943 le truppe tedesche deportano o uccidono gli ebrei del ghetto di Cracovia. In questo giorno del 1969 la Apollo 9 rientra sulla Terra dopo aver testato il modulo lunare.

    Nel 1997 le Missionarie della Carità indiane scelgono sorella Nirmala per succedere a Madre Teresa di Calcutta. Il 13 marzo del 2013, dopo il conclave, viene eletto papa, al quinto scrutinio, il cardinale argentino Jorge Mario Bergoglio con il nome di Francesco. La fumata bianca è alle 19.06, seguita dal rintocco delle campane.

     

     

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