Venerdì 2 giugno 2023

     

    IV Settimana Tempo Ordinario

     

    Aforisma di Paulo Coelho

    L’ora più buia della notte è quella che precede il sorgere del sole.

     

    Preghiera

    Concedi, o Signore, che il corso degli eventi nel mondo si svolga secondo la tua volontà di pace e la Chiesa si dedichi con gioiosa fiducia al tuo servizio. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

     

    Santo del giorno

    Al tempo della sanguinosa persecuzione di Diocleziano, nel 303, il prete Marcellino e l’esorcista Pietro vennero arrestati e condannati alla pena capitale, per il loro zelo apostolico e per essersi rifiutati di sacrificare agli dei.

    Il giudice ordinò che fossero decapitati in un bosco, in modo che le loro tombe rimanessero sconosciute. I due furono condotti al luogo del supplizio e prima di essere uccisi dovettero scavarsi con le loro mani la fossa in cui sarebbero stati seppelliti.

    I loro corpi rimasero a lungo ignorati finché una pia matrona di nome Lucilla, venuta a conoscenza del fatto, riuscì a recuperarli e a farli trasferire nel cimitero detto ad duas lauros, al terzo miglio della via Labicana, dove Costantino fece costruire una basilica – di cui nel 1897 fu scoperta la cripta – che fu subito meta di pellegrinaggi. 

     

    Parola di Dio del giorno Marco 11,11-25

    Gesù entrò a Gerusalemme, nel tempio. E dopo aver guardato ogni cosa attorno, essendo ormai l’ora tarda, uscì con i Dodici verso Betania. La mattina seguente, mentre uscivano da Betania, ebbe fame. Avendo visto da lontano un albero di fichi che aveva delle foglie, si avvicinò per vedere se per caso vi trovasse qualcosa ma, quando vi giunse vicino, non trovò altro che foglie.

    Non era infatti la stagione dei fichi. Rivolto all’albero, disse: «Nessuno mai più in eterno mangi i tuoi frutti!». E i suoi discepoli l’udirono. Giunsero a Gerusalemme. Entrato nel tempio, si mise a scacciare quelli che vendevano e quelli che compravano nel tempio; rovesciò i tavoli dei cambiamonete e le sedie dei venditori di colombe e non permetteva che si trasportassero cose attraverso il tempio.

    E insegnava loro dicendo: «Non sta forse scritto: “La mia casa sarà chiamata casa di preghiera per tutte le nazioni”? Voi invece ne avete fatto un covo di ladri». Lo udirono i capi dei sacerdoti e gli scribi e cercavano il modo di farlo morire. Avevano infatti paura di lui, perché tutta la folla era stupita del suo insegnamento.

    Quando venne la sera, uscirono fuori dalla città. La mattina seguente, passando, videro l’albero di fichi seccato fin dalle radici. Pietro si ricordò e gli disse: «Maestro, guarda: l’albero di fichi che hai maledetto è seccato». Rispose loro Gesù: «Abbiate fede in Dio! In verità io vi dico: se uno dicesse a questo monte: “Lèvati e gettati nel mare”, senza dubitare in cuor suo, ma credendo che quanto dice avviene, ciò gli avverrà.

    Per questo vi dico: tutto quello che chiederete nella preghiera, abbiate fede di averlo ottenuto e vi accadrà. Quando vi mettete a pregare, se avete qualcosa contro qualcuno, perdonate, perché anche il Padre vostro che è nei cieli perdoni a voi le vostre colpe».

     

    Riflessione di don A. Lonardo

    Si sente spesso ripetere: “Non riesco ad alzarmi presto al mattino”. Oppure: “Vorrei alzarmi presto al mattino, ma non ci riesco!”. No, non è questo il problema. Le questioni vanno poste bene! Bisognerebbe dire piuttosto: “Debbo andare a letto presto alla sera”.

    Se non si va a letto presto, è chiaro che sarà difficile alzarsi al mattino. La vera scelta da fare è quella di andare a dormire alle 23.00! Perché se si va a dormire troppo tardi, serviranno le ore di sonno del mattino e sarà impossibile alzarsi resto.

    È solo un caso per mostrare come le questioni vengano spesso poste male. Si vorrebbero affrontare le conseguenze, senza voler andare alle radici del problema. E il problema non si risolverà mai, se non si prende il toro per le corna.

     

    Intenzione di preghiera

    Preghiamo perché non siamo come il fico sterile sul quale Gesù ha cercato frutti senza trovarne, ma perché onoriamo Dio e aiutiamo il prossimo non a parole, ma con opere di giustizia.

     

    Don’t Forget! 2 Giugno – Festa della Repubblica

    Il 2 giugno 2023 la Repubblica italiana copie 77 anni. La data fu dichiarata Festa nazionale della Repubblica nel 1949 per ricordare il giorno del referendum con il quale, dopo 85 di monarchia, gli italiani votarono per cambiare la forma di governo del Paese in una Repubblica costituzionale.

    La mattina del 2 giugno il Presidente Mattarella deporrà sull’Altare della Patria la corona d’alloro al Milite Ignoto, simbolo di tutti i caduti in guerra che non sono mai stati riconosciuti, mentre i 9 aerei della Pattuglia Acrobatica Nazionale (PAN), meglio conosciuti come frecce tricolori sorvoleranno il centro di Roma colorando il cielo di verde bianco e rosso.

     

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