venerdì 24 marzo ’17

    3.a Settimana di Quaresima

    nella fotografia un quadro di Pieter Brueghel il Vecchio – lotta tra il carnevale e la quaresima

     

    Proverbio del giorno (Thailandia)

    Quando l’acqua sale, il pesce mangia la formica; quando l’acqua scende, la formica mangia il pesce

     

    Iniziamo la Giornata pregando

    Signore Gesù, ricordiamo la tua Passione e la tua Morte, dalle quali sono venute a noi il perdono e la Grazia. Ti offriamo la fatica e la lotta spirituale che oggi ci attende. In particolare vogliamo offrirti il piccolo sacrificio che ci costa ubbidire alla Legge dell’astinenza dalle carni. Fa’, Signore, che partecipando in terra alle tue sofferenze, meritiamo di essere con Te nella gioia del Paradiso. Amen.

     

    Parola di Dio del giorno (Giovanni 8,21-30)

    Si accostò a Gesù uno degli scribi e gli domandò: «Qual è il primo di tutti i comandamenti?». Gesù rispose: «Il primo è: ascolta, Israele. Il Signore Dio nostro è l’unico Signore; amerai dunque il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza. E il secondo è questo: Amerai il prossimo tuo come te stesso. Non c’è altro comandamento più importante di questi». Allora lo scriba gli disse: «Hai detto bene, Maestro, e secondo verità che Egli è unico e non v’è altri all’infuori di lui; amarlo con tutto il cuore, con tutta la mente e con tutta la forza e amare il prossimo come se stesso vale più di tutti gli olocausti e i sacrifici». Gesù, vedendo che aveva risposto saggiamente, gli disse: «Non sei lontano dal regno di Dio». E nessuno aveva più il coraggio di interrogarlo.

     

    Riflessione del Giorno (7 passi per ottenere il discernimento)

    1. PREGHIERA: “Signore, cosa vuoi che io faccia?” (Atti 2,10). La preghiera crea in noi la capacità del discernimento perché poco a poco assimila i nostri pensieri e sentimenti a quelli di Gesù.
    2. PERCEZIONE (SILENZIO): “In quel tempo lo Spirito sospinse Gesù nel deserto…” Mt 4,1ss. Per scoprire ciò che Dio vuole da te, devi far crescere il “silenzio interiore”.
    3. INFORMAZIONE: “Osservate com’è il paese e i suoi abitanti, se sono forti o deboli, numerosi o no…”. (Nm 13, 18-20). Essere attenti a circostanze, fatti, eventi, diventare esperti di umanità…
    4. RIFLESSIONE: “Chi di voi, volendo costruire una torre, non si siede prima a calcolarne la spesa? (Lc 14, 28-30). Fuggire la precipitazione e l’improvvisazione, evitare il pressapochismo, ripensare a cose e avvenimenti: ogni giorno la meditazione, ogni sera l’esame di coscienza
    5. DECISIONE: “Un tale disse a Gesù: «Ti seguirò dovunque tu vada»” (Lc 9, 57). Decidere è difficile; i nostri limiti ci sembrano montagne: chi non decide, non rischia, ma rinuncia a vivere
    6. AZIONE: “Gesù vide due fratelli e li chiamò. Ed essi subito lo seguirono” (Mt 4, 21-22). Una volta presa la decisione, lanciati, non rimandare mai a domani quel che puoi fare oggi!
    7. DIREZIONE SPIRITUALE: Se trovi una persona intelligente, corri da lei fin dalle prime ore del mattino, fino a consumare i gradini della sua porta. 6,36-37

     

    Intenzione del giorno

    Preghiamo perché l’esempio dei martiri stimoli i cristiani a vivere la fede con maggiore generosità.

     

    Don’t Forget!

    LUOGHI COMUNI SULLA CHIESA CATTOLICA:3) CONQUISTA DELL’AMERICA:

    Dopo la scoperta dell’America e la conquista spagnola, 100 milioni di persone sarebbero morte “in nome di Dio”: se fosse vero, sarebbe il più grande genocidio di tutti i tempi. La pesantissima accusa è sostenuta niente meno che da L. Boff nel Publik Forum del 31-05-1991. Ma si tratta di un’assurdità: si calcola infatti che nel 1500 la popolazione mondiale fosse di 470 milioni di persone e si è accertato che nelle Americhe vivessero allora 35 milioni di persone…e gli altri 65? E’ vero che molti morirono, ma a opera delle potenze coloniali che non dipendevano certo dalla Chiesa. Si finge di ignorare che molti uomini di Chiesa (es. Bartolomé de las Casas) difesero diritti e dignità dei nativi (cfr ad esempio il film Mission) e i popoli nativi furono sterminati più dalle epidemie che dalle guerre, il che avvenne addirittura prima che arrivassero le truppe spagnole. Così ad es. il colera raggiunse il Perù prima dello sbarco di F. Pizzarro nel 1531 a Tumbes: l’inca Huayna Capac e molti altri erano morti di colera, per questo in Perù la popolazione passò da 8.000.000 a 1.300.000 persone in meno di 90 anni. Ciò non toglie che il tributo di sangue pagato dagli indigeni sia stato altissimo e i soprusi e le violenze enormi, ma attribuire tutto ciò alla Chiesa è solo una vergognosa calunnia.

     

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