domenica 26 agosto ’18

    XXI Settimana del tempo ordinario

    Proverbio del giorno

    «Caràter de la rassa bergamasca, fiama de rar, sòta la sènder brasca».

    Iniziamo la Giornata Pregando (preghiera colletta)

    O Padre, che nel mistero del tuo Figlio povero e crocifisso hai voluto arricchirci di ogni bene, fa’ che non temiamo la povertà e la croce, per portare ai nostri fratelli il lieto annunzio della vita nuova. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio …

    Ascoltiamo la Parola Dio Sap 1,13-15; 2,23-24; 2 Cor 8,7.9.13-15; Mc 5,21-43

    Uno dei capi della sinagoga, di nome Giàiro, come vide Gesù, gli si gettò ai piedi e lo supplicò con insistenza: «La mia figlioletta sta morendo: vieni a imporle le mani, perché sia salvata e viva». Andò con lui. Molta folla lo seguiva e gli si stringeva intorno. Ora una donna, che aveva perdite di sangue da 12 anni e aveva molto sofferto per opera di molti medici, spendendo tutti i suoi averi senza alcun vantaggio, anzi piuttosto peggiorando, udito parlare di Gesù, venne tra la folla e da dietro toccò il suo mantello. Diceva infatti: «Se riuscirò anche solo a toccare le sue vesti, sarò salvata». E subito le si fermò il flusso di sangue e sentì nel suo corpo che era guarita dal male. Gesù, essendosi reso conto della forza che era uscita da lui, si voltò alla folla dicendo: «Chi ha toccato le mie vesti?». I discepoli gli dissero: «Tu vedi la folla che si stringe intorno a te e dici: “Chi mi ha toccato?”». Egli guardava attorno, per vedere chi aveva fatto questo. E la donna, impaurita e tremante…venne, gli si gettò davanti e gli disse tutta la verità. Egli le disse: «Figlia, la tua fede ti ha salvata. Va’ in pace e sii guarita dal tuo male». Stava ancora parlando, quando dalla casa del capo della sinagoga vennero a dire: «Tua figlia è morta. Perché disturbi ancora il Maestro?». Gesù, udito quanto dicevano, disse al capo della sinagoga: «Non temere, soltanto abbi fede!». E non permise a nessuno di seguirlo, fuorché a Pietro, Giacomo e Giovanni. Giunsero alla casa ed egli vide trambusto e gente che piangeva e urlava forte. Entrato, disse loro: «Perché vi agitate e piangete? La bambina non è morta, ma dorme». E lo deridevano. Ma egli, cacciati tutti fuori, prese con sé il padre e la madre e quelli che erano con lui ed entrò dove era la bambina. Prese la mano e le disse: «Fanciulla, io ti dico: alzati!». Lei subito si alzò e camminava; aveva 12 anni. Essi furono presi da stupore e raccomandò che nessuno venisse a saperlo e disse di darle da mangiare.  

    Riflessione Per Il Giorno

    Gesù tocca l’uomo impuro e si lascia toccare da lui

    Le due azioni di Gesù nel vangelo di oggi sono unite tra loro dal toccare: Gesù è toccato da una donna malata e tocca il cadavere di una bimba. Due azioni vietate dalla Legge che, compiute da lui, diventano azioni di liberazione e di carità. Il toccare non è un’azione magica, ma umana, umanissima: “Io tocco, dunque sono con te!”. Egli si comporta così non per infrangere la Legge, ma perché risale alla volontà di Dio, senza fermarsi ai precetti umani. Per questo ha sentito uscire da sé “un’energia” quando la donna l’ha toccato, perché la sua santità passava nella donna impura. Subito dopo Gesù viene condotto nella casa di Giairo: qui prende la mano della bimba appena morta e le dice: “Talità kum”. La santità di Gesù vince l’impurità del cadavere, vince la possibile corruzione e comunica alla bambina la forza della vita e resurrezione, la possibilità di rimettersi in piedi e riprendere a vivere.

    Intenzione del giorno

    Preghiamo per il nostro Vescovo Francesco, il clero e tutta la chiesa e terra di Bergamo

    Don’t forget!

    OGGI SI CELEBRA S. ALESSANDRO, MARTIRE. PATRONO DI BERGAMO

    Visse a cavallo del III e IV secolo. Secondo la tradizione, era soldato della Legione Tebea e, condannato alla pena della decapitazione a causa della sua fede cristiana, muore il 26 agosto dell’anno 303 a Bergamo, nel luogo dove ora sorge la chiesa di S. Alessandro in Colonna. Merito di S. Alessandro è aver introdotto la fede cristiana nella città e nel territorio di Bergamo. In città tre grandi chiese lo onorano come patrono e varie altre in diocesi. Il santo è raffigurato in veste di soldato romano con un vessillo recante un giglio bianco.

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