Domenica 6 novembre 2022

     

    XXXII Settimana tempo ordinario

     

    Aforisma del giorno dall’Apocalisse

    Gesù Cristo è il primogenito dei morti: a lui la gloria e la potenza nei secoli dei secoli.

     

    Preghiera del giorno

    O Dio, Padre della vita e autore della risurrezione, davanti a te anche i morti vivono; fa’ che la parola del tuo Figlio seminata nei nostri cuori, germogli e fruttifichi in ogni opera buona, perché in vita e in morte siamo confermati nella speranza della gloria.

    Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

     

    Parola di Dio del giorno

    2 Maccabei 7, 1-2. 9-14; Salmo 16; 2 Tessalonicesi 2, 16 – 3, 5; Luca 21,27-38

    Si avvicinarono a Gesù alcuni sadducei – i quali dicono che non c’è risurrezione – e gli posero questa domanda: «Maestro, Mosè ci ha prescritto: “Se muore il fratello di qualcuno che ha moglie, ma è senza figli, suo fratello prenda la moglie e dia una discendenza al proprio fratello”.

    C’erano dunque sette fratelli: il primo, dopo aver preso moglie, morì senza figli. Allora la prese il secondo e poi il terzo e così tutti e sette morirono senza lasciare figli. Da ultimo morì anche la donna. La donna dunque, alla risurrezione, di chi sarà moglie? Poiché tutti e sette l’hanno avuta in moglie».

    Gesù rispose loro: «I figli di questo mondo prendono moglie e prendono marito; ma quelli che sono giudicati degni della vita futura e della risurrezione dai morti, non prendono né moglie né marito: infatti non possono più morire, perché sono uguali agli angeli e, poiché sono figli della risurrezione, sono figli di Dio.

    Che poi i morti risorgano, lo ha indicato anche Mosè a proposito del roveto, quando dice: “Il Signore è il Dio di Abramo, Dio di Isacco e Dio di Giacobbe”. Dio non è dei morti, ma dei viventi; perché tutti vivono per lui».

     

    Riflessione del giorno – Commento al Vangelo

    Se è difficile ragionare sulle realtà e vicende di questo mondo, immaginiamoci sull’aldilà che nessuno da vivo ha mai visto e da cui nessuno dopo morto è mai tornato: la prudenza consiglierebbe un po’ di rispetto e pudore; invece a partire dall’immaginifica produzione apocalittica del giudaismo antico, per arrivare fino all’abnorme fioritura di stravaganze odierne, da sempre credenze serie e chiacchiere vane si mescolano, nel tentativo di rappresentare l’ignoto e descrivere l’indimostrabile.

    Sarà per questo che Gesù dimostra sul tema grande sobrietà. La sua risposta al caso dei sadducei è esemplare: affronta la questione tirandosi fuori dalla mischia della polemica settaria e riporta la problematica al suo centro, che è il mistero stesso di Dio. Gesù rivelandoci che nell’aldilà saremo “uguali agli angeli” ci rivela che nel mondo futuro il limite sarà vinto e Dio farà morire la morte: l’intera umanità godrà della nuova e incorruttibile condizione il cui anticipo ci è offerto in Gesù risorto.

    Perciò non è più necessario ricorrere alle fantasie: basta la fede nel Signore per vedere già da adesso ciò che diventeremo. Così si compie quel che scriveva il vescovo francese Fénelon: “la vita non è che un sogno continuo e il momento della morte sarà un improvviso risveglio”.

    Così la nostra vita riceve luce sia dal passato che dal futuro: rigenerati nella fede dal Padre, camminiamo nella speranza verso la gloria divina che il Figlio di Dio ci offre, in una vita illuminata dall’amore, nello Spirito di Gesù risorto.

     

    Intenzione di preghiera per il giorno

    Si celebra la giornata del ringraziamento per i frutti della terra e del lavoro dell’uomo e anche noi ci uniamo nella preghiera alla gratitudine dei lavoratori della terra per tutti i doni suoi e di Dio. 

     

    Don’t Forget! Santo del giorno

    S. Leonardo di Limoges

    Leonardo nacque in Gallia da nobili franchi, amici del re Clodoveo che volle fargli da padrino al battesimo. In gioventù rifiutò di arruolarsi nell’esercito e si mise al seguito di S. Remigio, arcivescovo di Reims.

    Avendo questi ottenuto dal re di poter chiedere la liberazione dei prigionieri che avesse incontrato, anche Leonardo, acceso di carità, chiese e ottenne lo stesso favore e ne liberò un gran numero. Diffusa la fama della sua santità, egli si diresse a Limoges; attraversando la foresta di Pavum soccorse la Regina sorpresa dalle doglie del parto.

    La preghiera del santo le concesse di dare alla luce un bel bambino. Clodoveo riconoscente gli concesse una parte del bosco per edificarvi un monastero. Il Santo costruì un Oratorio in onore di Maria SS. e scavò un pozzo che si riempì miracolosamente d’acqua. Il Santo morì il 6-11 di un anno alla metà del VI secolo.

     

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