IV Settimana di Quaresima

     

    GIOVANNI DI BRÉBEUF

    nacque nel 1593 in Francia. Fattosi gesuita, nel 1625 si imbarcò con un gruppo di confratelli per il Canada dove si fece notare per dedizione e coraggio. Visse con gli uroni, studiandone usi e costumi e scrivendo nella loro lingua un catechismo. Gli irochesi nel 1649, dopo aver compiuto una strage, presero un gran numero di prigionieri, tra i quali padre Brébeuf, messo a morte in maniera crudele. Egli fa parte dei gesuiti conosciuti con il nome di martiri canadesi.

    La Parola di Dio del Giorno (Giovanni 4,43-54)

    Gesù andò di nuovo a Cana di Galilea, dove aveva cambiato l’acqua in vino. Vi era un funzionario del re, che aveva un figlio malato a Cafarnao. Costui, udito che Gesù era venuto dalla Giudea in Galilea, si recò da lui e lo pregò di scendere a guarire suo figlio poiché stava per morire.  Gesù gli disse: «Se non vedete segni e prodigi, voi non credete». Ma il funzionario insistette: «Signore, scendi prima che il mio bambino muoia». Gesù gli risponde: «Và, tuo figlio vive». Quell’uomo credette alla parola che gli aveva detto Gesù e si mise in cammino. Proprio mentre scendeva, gli vennero incontro i servi a dirgli: «Tuo figlio vive!». S’informò a che ora avesse cominciato a star meglio. Gli dissero: «Ieri, un’ora dopo mezzogiorno la febbre lo ha lasciato».  Il padre riconobbe che proprio in quell’ora Gesù gli aveva detto: «Tuo figlio vive» e credette lui con tutta la famiglia.

    Riflessione Per Il Giorno (Vittorio Messori)

    Dalla  lettera di un lettore a un noto giornale, apprendo che sugli autobus di Reggio Emilia la voce registrata che annuncia l’itinerario si esprime così: “Prossima fermata, via esse Pietro” e, per la successiva “Chiesa di esse Pietro”. Essendo di quelle parti so quali castronerie  abbiano fatto  in politica i miei conterranei . Ma non immaginavo arrivassero a scimmiottare la fase più radicale della Rivoluzione Francese, in cui si cercò di cancellare ogni  traccia della fede cambiando il nome di luoghi e vie che ricordassero santi e madonne… Che anche a Reggio Emilia si sia rimosso l’inviso termine di “santo“ sostituendolo con un “esse“? O semplicemente da quelle parti qualcuno è così ignorante da pensare che S. sia il  cognome e Pietro il nome o viceversa? C’è da ridere e da scuotere il capo di fronte a simili scempiaggini. Il ridicolo ne uccide più che la spada. Anche perché la  storia lo conferma da venti secoli: gli “scristianizzatori“ passano, i santi restano.

    Preghiera del giorno (Orazione di don Andrea Santoro)

    Il mondo è un’immensa Messa; l’umanità soffre e geme per mancanza di Dio o per stordimento interiore o per soffocamento in un oscuro male di vivere o per smarrimento e scontento o per miserie lancinanti e dolori acuti che toccano gli individui, famiglie popoli nei bisogni più essenziali. Che ognuno si faccia operaio dove è. Che ognuno si chini sul cuore o sul corpo del proprio fratello, di quanti Dio gli affida. Che ognuno sia pronto a correre dove Dio lo manda.

    Intenzione del giorno

    Preghiamo per le vittime dell’odio e dell’intolleranza fanatica degli pseudo-religiosi

    Don’t forget! …Ricorda!

    16-03-1978 agguato a Roma delle Brigate Rosse che rapiscono Aldo Moro e uccidono cinque uomini della scorta

    DON ANDREA SANTORO nato a Priverno (LT) il 7/9/1945. Nel 1958 entra nel Seminario di Roma e viene ordinato sacerdote nel 1970. Dopo tre decenni di ministero pastorale in diocesi, nel Settembre 2000, parte per la Turchia. Il 5 febbraio 2006 viene ucciso nella chiesa di S. Maria a Trabzon mentre pregava con la bibbia in lingua turca tra le mani, trapassata da uno dei proiettili che lo hanno colpito ai polmoni.

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