martedì 5 luglio ’16

    XIV Settimana tempo Ordinario

     

     

    Iniziamo la giornata Pregando (preghiera colletta)

    O Padre, togli il velo dai nostri occhi e donaci la luce dello Spirito, perché sappiamo riconoscere la tua gloria nell’umiliazione del tuo Figlio e nella nostra infermità umana sperimentiamo la potenza della sua risurrezione. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

     

    Antonio Maria Zaccaria

    Nasce a Cremona nel 1502. Nel 1524 si laurea in medicina e viene consacrato prete nel 1528. Nel 1530 fonda una comunità di preti soggetti a regola comune, i Chierici regolari di San Paolo: li chiameranno Barnabiti, dalla chiesa di S. Barnaba, loro prima sede. Poi le Angeliche di S. Paolo, primo esempio di suore fuori clausura. 3.a fondazione: i Maritati di S. Paolo, con l’impegno apostolico costante dei laici sposati. Denunciato come eretico e ribelle va a Roma dove verrà assolto. Durante un viaggio, il suo fisico cede: muore a poco più di 36 anni.

     

    Ascoltiamo la Parola di Dio

    In quel tempo, presentarono a Gesù un muto indemoniato. Scacciato il demonio, quel muto cominciò a parlare e la folla presa da stupore diceva: «Non si è mai vista una cosa simile in Israele!». Ma i farisei dicevano: «Egli scaccia i demoni per opera del principe dei demoni». Gesù andava attorno per tutte le città e i villaggi, insegnando nelle loro sinagoghe, predicando il vangelo del regno e curando ogni malattia e infermità. Vedendo le folle ne sentì compassione, perché erano stanche e sfinite, come pecore senza pastore. Allora disse ai suoi discepoli: «La messe è molta, ma gli operai sono pochi!  Pregate dunque il padrone della messe che mandi operai nella sua messe!». 

     

    RIFLESSIONE DEL GIORNO (Mattutino di Mons. Ravasi)

    Nell’altro non si entra come in una fortezza, ma come in un bosco in una giornata di sole. Bisogna che sia un’entrata affettuosa per chi entra come per chi lascia entrare, da pari a pari, rispettosamente, fraternamente. Si entra in una persona non per prenderne possesso ma come ospite, con riguardo, con venerazione: non per spossessarlo ma per tenergli compagnia, per aiutarlo a meglio conoscersi, per dargli consapevolezza di forze ancora inesplorate, per dargli una mano a essere se stesso. Questa citazione è di don Primo Mazzolari (1890-1959). La lezione che don Primo ci offre riguarda le relazioni tra persone. Bella è l’immagine antitetica della fortezza espugnata e del bosco attraversato. C’è chi considera l’altro come terreno di conquista, da possedere e controllare, da plasmare secondo i propri desideri, da piegare togliendo tutto ciò che riteniamo inadatto ai nostri fini. Ma c’è, per fortuna, anche chi entra nel cuore dell’altro con rispetto, ne percorre l’anima per ammirarne e valorizzarne le doti, gli stringe la mano per camminare insieme.

     

    Intenzione del giorno

    Preghiamo perché la fede sia umile e generosa, rispettosa della volontà di Dio e amante della vita

     

    Don’t forget…ricorda!

    5-07-1995: muore don Franco Seghezzi, sacerdote del Patronato.

    5-7-1948: Muore Georges Bernanos (Parigi, 1888 – Neuilly-sur-Seine, 1948) scrittore francese

    gingol

     

    Condividi questa!

    Informazioni sull'autore

    Potrebbe piacerti anche

    Nessun commento

    È possibile postare il commento di prima risposta.

    Lascia un commento

    Please enter your name. Please enter an valid email address. Please enter a message.

    WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com