1.a settimana di Quaresima

     

    nel video la colonna sonora del film Colazione da Tiffany regia di Abe Burrows; Joseph Anthony musica di Bob Merrill

     

    Proverbio del giorno (Proverbio Africano)

    Quando a richiamare la capra nell’ovile sono in molti, questa finisce per restare fuori tutta la notte.

     

    Iniziamo la Giornata Pregando

    Dio grande e fedele, che riveli il tuo volto a chi ti cerca con cuore sincero, rinsalda la nostra fede nel mistero della croce e donaci un cuore docile, perché nell’adesione amorosa alla tua volontà seguiamo come discepoli il Cristo tuo Figlio. Egli è Dio…       

          

    PIER DAMIANI VESCOVO e DOTTORE DELLA CHIESA

    Nato a Ravenna nel 1007, dopo aver studiato a Ravenna, Faenza, Padova e insegnato all’università di Parma, entrò in monastero. Nel 1057 il Papa lo chiamò a Roma per averlo accanto in un momento di crisi della Chiesa: nominato vescovo e poi cardinale, aiutò i sei Papi che si succedettero a svolgere un’opera moralizzatrice. Pier Damiani, fu delegato pontificio in Germania, Francia e Italia settentrionale. Morì a Faenza nel 1072.

     

    Ascoltiamo la Parola di Dio (Lc 11,29-32)

    In quel tempo, mentre le folle si accalcavano, Gesù cominciò a dire: «Questa generazione è una generazione malvagia; essa cerca un segno, ma non le sarà dato nessun segno fuorché il segno di Giona. Poiché come Giona fu un segno per quelli di Ninive, così anche il Figlio dell’uomo lo sarà per questa generazione. La regina del sud sorgerà nel giudizio insieme con gli uomini di questa generazione e li condannerà; perché essa venne dalle estremità della terra per ascoltare la sapienza di Salomone. Ed ecco, ben più di Salomone c’è qui. Quelli di Ninive sorgeranno nel giudizio insieme con questa generazione e la condanneranno; perché essi alla predicazione di Giona si convertirono. Ed ecco, ben più di Giona c’è qui». 

     

    Riflessione Per Il Giorno (Mons. Giancarlo M. Bregantini)

    È necessario, a volte, nella vita lasciare aperta al dubbio almeno una sola finestrella, senza barricarci definitivamente in certezze incondizionate e troppo sicure. Ritengo, infatti, che non è sempre salutare il sottrarci a tutti i dubbi. Un dubbio ci risana e ci permette di chiederci, con umiltà, “Ma è giusto quello che sto facendo?”. Io spero che in tutti ci siano quei dubbi che ci mantengano svegli, mai assopiti in quel che ormai ci convince e talvolta, addirittura, più ci spinge ad imporlo all’altro come legge totalizzante. Sembra difficile da accettare, perché conosciamo bene anche l’altro aspetto del dubbio e cioè quello che talvolta esso può anche bloccare e diventare diffidenza. Resta comunque una finestra, aperta, che ci avvisa di prendere atto magari di qualcosa che prima avevamo trascurato o dato per scontato. C’è sempre un perché da scoprire, da portare alla luce in ciò che intimamente ci inquieta. E spero che questo, oggi, stia divampando come un fuoco indispensabile in mezzo alle tante problematiche che ci preoccupano e ci impongono domande di senso.

     

    Intenzione del giorno

    Preghiamo per gli ammalati e i sofferenti che si sono raccomandati alle nostre preghiere.

     

    Don’t forget – Giornata mondiale della LINGUA MADRE.

    Oggi si ricorda la nascita di JOHN H. NEWMAN (1801 –1890) cardinale, teologo e filosofo inglese, uno dei più grandi prosatori e il più autorevole apologista della fede che la G. Bretagna ha prodotto. In ambito cattolico, è stato definito uno dei «padri assenti» del Concilio Vaticano II per l’influsso che il suo profondo ed originale pensiero teologico e filosofico ebbe sull’assise vaticana.

     

    203° quadro de “1.000 quadri più belli del mondo”

     

     

    CIGOLI: S. FRANCESCO D’ASSISI IN PREGHIERA 1600 circa Olio su tela 198 x 147 cm Museo Ermitage – S. Pietroburgo Russia

    LODOVICO CARDI detto CIGOLI (1559 – 1613)

    pittore toscano, attivo nel periodo tra il manierismo e il barocco, si formò a Firenze e fu compagno di studi e grande amico di Galileo Galilei. Il profilo artistico di Lodovico Cardi che traspare dai vari autoritratti, è quello di una figura sensibile e malinconica, molto meticolosa. Uomo con grande bontà d’animo, colto, “stimava oltremodo il sapere quanto si aspetta a un perfetto pittore” ed era molto religioso (fece parte dell’oratorio di San Filippo Neri). Durante la sua vita artistica si occupò di pittura, arti plastiche, anatomia pittorica, scenografia, musica e letteratura. Ed ebbe il merito di portare il manierismo a Firenze.

    Il quadro di oggi, dipinto tra la fine 1500 e gli inizi del 1600, rappresenta S. Francesco in preghiera secondo un’iconografia ormai consolidata. Il santo, solo e immerso nella natura, si appoggia a una pietra come a un altare e ha davanti a sé il libro aperto delle Scritture, un teschio e la croce; le mani incrociate e lo sguardo totalmente assorto sul crocifisso sono illuminati da una luce soprannaturale che trasfigura Francesco a immagine di Cristo. La natura, gli alberi, il prato sono segnati da strisce successive di luce e ombra, mentre il cielo è solcato da nuvole nervose che si sfilacciano sul fondo azzurro: è come se il dramma interiore di Francesco si riverberasse sull’ambiente circostante che crea un tutt’uno con il santo in preghiera. Sullo sfondo immerso nell’ombra si intravede il convento solitario…ma si tratta di solitudine solo apparente perché in realtà tutto nel quadro comunica la presenza divina e il dramma grandioso e intimo insieme della santità umana. Un quadro meraviglioso con cui il pittore ci permette di entrare fin dentro la preghiera di Francesco e ci invita a condividerne l’esperienza mistica.

     

     

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