mercoledì 4 gennaio ’17

    Tempo di Natale

     

     

    Iniziamo la Giornata Pregando (inno delle lodi)

    Prima che sorga l’alba, vegliamo nell’attesa: tace il creato e canta nel silenzio il mistero. Il nostro sguardo cerca un Volto, nella notte: dal cuore a Dio s’innalza più puro il desiderio. E mentre, lieve, l’ombra cede al chiarore nascente, fiorisce la speranza del Giorno che non muore. Presto l’aurora in cielo ci inonderà di luce; la Tua misericordia; o Padre, ci dia vita. E questo nuovo giorno, che l’alba per noi schiude, dilati in tutto il mondo il regno del Tuo Figlio. A Te, o Padre santo, all’unico Tuo Verbo, all’infinito Amore, sia lode in ogni tempo. Amen.

     

    ELISABETTA ANNA BAYLEY SETON.

    Nata nel 1774, era di confessione episcopaliana ma dopo la morte del marito da cui aveva avuto 5 figli si convertì al cattolicesimo. Le Sister of Charity come vengono chiamate negli Stati Uniti, rappresentarono la prima Congregazione femminile americana. E. Seton morì il 4 gennaio 1821 a 46 anni.

    Oggi si ricordano anche i SS. martiri ERMETE E CAIO.

     

    Ascoltiamo la Parola di Dio (Giovanni 1,35-42)

    In quel tempo, Giovanni stava ancora là con due dei suoi discepoli e, fissando lo sguardo su Gesù che passava, disse: «Ecco l’agnello di Dio!». E i due discepoli, sentendolo parlare così, seguirono Gesù. Gesù allora si voltò e, vedendo che lo seguivano, disse: «Che cercate?». Gli risposero: «Rabbì (che significa maestro), dove abiti?».  Disse loro: «Venite e vedrete». Andarono dunque e videro dove abitava e quel giorno si fermarono presso di lui; erano circa le quattro del pomeriggio. 
    Uno dei due che avevano udito le parole di Giovanni e lo avevano seguito, era Andrea, fratello di Simon Pietro. Egli incontrò per primo suo fratello Simone, e gli disse: «Abbiamo trovato il Messia (che significa il Cristo)» e lo condusse da Gesù. Gesù, fissando lo sguardo su di lui, disse: «Tu sei Simone, il figlio di Giovanni; ti chiamerai Cefa (che vuol dire Pietro)».

     

    Riflessione Per Il Giorno (Da “Aletheia”)

    7 proposte per cominciare bene l’Anno Nuovo: 1) Gratitudine: C’è tanta gente che ci fa del bene: i primi giorni dell’anno siano l’occasione per esprimere la nostra gratitudine. 2) Propositi: magari uno solo, ma chiaro e concreto e che duri tutto l’anno. Il Vescovo Nguyen Van Thuan di cui è in corso il processo di beatificazione esortava a fare un proposito all’anno: in pochi anni si potrebbe cambiare la propria vita. 3) Valutare l’anno appena trascorso: ma guardando la nostra vita come farebbe Gesù, con amore, misericordia e speranza. 4) pregare per chi è scomparso nel 2016: onoriamo la memoria degli scomparsi, pregando per loro e contribuiamo ad alleviare la sofferenza di chi è rimasto. 5) Festeggiare Maria Madre di Gesù e nostra e invocarla come colei che può aiutarci a mettere in atto il dono di Dio per il nuovo anno: la pace. 6) Scegliere un impegno nel volontariato in parrocchia o in qualche gruppo caritativo: qualcosa che aiuti a non pensare solo a se stessi. 7) Vivere la liturgia durante tutto l’anno, non solo nel periodo delle feste.  

     

    Intenzione del giorno

    Preghiamo per tutti i benefattori, simpatizzanti e sostenitori del Patronato S. Vincenzo

     

    E…don’t forget

    90° Compleanno di don Martino Campagnoni, decano del PSV. A lui i nostri più cari auguri!

     

    L’EVENTO DELL’ANNO 17 DI OGNI SECOLO: 4° SECOLO: ANNO 317

    I primi insediamenti Maya risalgono al 1500 a.C. ma le prime città furono costruite attorno al 317 d.C. (la prima data documentata). L’impero Maya occupava un’area di circa 320.000 Km2, poco più di Svizzera e Italia, entro i confini del Messico meridionale, Guatemala, Belize, Honduras, Salvador, influenzando le terre centro-americane di Nicaragua, Costa Rica e Panama

     

    155° QUADRO DELLA SERIE: “1000 QUADRI PIÙ BELLI DEL MONDO”

    LUCAS CRANACH IL VECCHIO: ADAMO ED EVA o LA TENTAZIONE DELL’EDEN 1526 olio su tavola 117 x 80 cm Londra, Courtauld Institute

     

     

    Lucas Cranach  il Vecchio (1472 – 1553) fu pittore e incisore tedesco rinascimentale.Il “cognome” con cui è noto, deriva dalla città natale. Fu tra i principali interpreti della scuola danubiana e della Riforma luterana nell’arte. Il suo stile è caratterizzato da linea grafica ed elegante, che si allunga in forme stilizzate che vanno a ripescare nel repertorio del tardo gotico, lo attualizzano e ne fanno qualcosa di nuovo. Il dipinto “Adamo ed Eva” che oggi presentiamo, combina la raffinatezza del tratto e il talento figurativo: Cranach era un maestro nel

    ritrarre il nudo femminile, elegante, dalle forme delicate e maliziosamente sensuali. Ma il nostro pittore affascina anche per la profusione di dettagli e per la grazia con cui sono rappresentati animali e vegetazione. “La tentazione nell’Eden” presenta significati nascosti e intriganti, che sono legati all’iconografia cristiana: ad esempio il cervo che osserva il proprio riflesso nello specchio d’acqua, è l’allegoria del Cristo Risorto, mentre il candido cavallo che sembra fuggire via dal quadro, suggerisce che il Bene abbandona l’Eden e lascia il posto al Peccato Originale.

     

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