giovedì 28 giugno ’18

    XII Settimana del tempo ordinario

     

     

    nell’immagine un dipinto di Francois Boucher

     

     

    Proverbio del Giorno

    «Per chi fa ogni cosa al tempo gusto, ogni giorno ne vale tre (Cina)»

     

    Iniziamo la giornata pregando

    Signore, Ti ringrazio di avermi protetto durante questa notte, di avermi fatto riposare nella pace e nella fede. Ora che mi sono svegliato, ti offro le azioni della giornata, fa che siano tutte secondo la Tua volontà, proteggimi nel lavoro e da tutti i mali. Ti prego soprattutto perché avvicinandosi a Te tutti si avvicinino alla fede. Dio mio, Tu che dai la vita, ascolta la mia preghiera. Amen.

     

    Ireneo di Lione

    discepolo di S. Policarpo e, attraverso lui, dell’apostolo Giovanni, è figura di primaria importanza nella storia della Chiesa. Nato a Smirne, approdò in Gallia: inviato a Roma per alcune questioni dottrinali, tornato a Lione, nel 177 fu chiamato a succedere al vescovo martire, in una Chiesa decimata dei suoi preti e di gran parte dei fedeli. Si trovò a governare come unico vescovo la Chiesa dell’intera Gallia. Lui, greco, imparò le lingue dei barbari per evangelizzare le popolazioni celtiche e germaniche. E dove non arrivò la sua voce giunse la parola scritta.

     

    Vangelo del giorno (Mt 7,21,29)

    Gesù disse ai discepoli: «Non chi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. Molti mi diranno in quel giorno: Signore, Signore, non abbiamo noi profetato nel tuo nome e cacciato demoni nel tuo nome e compiuto molti miracoli nel tuo nome? Io però dichiarerò loro: Non vi ho mai conosciuti; allontanatevi da me, voi operatori di iniquità. Perciò chi ascolta queste mie parole e le mette in pratica, è simile a un uomo saggio che ha costruito la sua casa sulla roccia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa non cadde, perché era fondata sopra la roccia. Chi ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, è simile a un uomo stolto che ha costruito la sua casa sulla sabbia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde, e la sua rovina fu grande». 

     

    BREVE COMMENTO AL VANGELO

    Abbiamo bisogno dell’aiuto di Dio, perché senza di lui rischiamo di costruire la nostra casa non sulla salda roccia del suo amore, ma sulla sabbia delle nostre fragilità. Gesù vuole che ascoltiamo le sue parole e che le mettiamo in pratica, perché la casa della nostra vita sia fondata su di lui. Se sentiamo venire meno il coraggio, invochiamolo con fiducia: «Salvaci, Signore», ed egli ci soccorrerà.

     

    Riflessione Per Il Giorno

    Storia vera raccontata da Suor M. Veronica Murphy che l’aveva ascoltata d P. Stanislao:

    Anni fa, in Lussemburgo, un capitano della guardia forestale stava conversando con un macellaio, quando un’anziana signora entrò in negozio: “Vorrei un po’ di carne, ma non ho soldi: parteciperò alla Messa per te”. Il macellaio e il capitano erano indifferenti alla fede: “Allora – disse il macellaio – partecipa alla Messa per me, e quando torni ti darò il valore corrispettivo della Messa”. La donna uscì dal negozio e quando tornò, il macellaio scrisse su un foglietto di carta: “Ho partecipato alla Messa per te”. Mise il foglio su un piatto della bilancia e un osso sull’altro, ma non successe nulla. Mise un pezzo di carne, ma il pezzetto di carta era più pesante. I due uomini cominciarono a preoccuparsi, ma continuarono il gioco. Misero un grosso pezzo di carne sulla bilancia, ma il pezzetto di carta resisteva. Il macellaio esaminò la bilancia: non c’era niente che non andasse. Continuò a mettere carne, ma il piatto non si muoveva. Il macellaio, impressionato, si convertì e promise alla donna di darle una porzione di carne ogni giorno. Il capitano divenne frequentatore della Messa quotidiana e quando i 2 suoi figli divennero sacerdoti, uno gesuita e l’altro del S. Cuore, li ammonì di celebrare bene e di non perdere mai la Messa per propria colpa. P. Stanislao terminò la storia dicendo: “Io sono un prete del S. Cuore e il capitano era mio padre”.

     

    Intenzione del giorno

    Preghiamo perché le famiglie educhino i loro figli nei valori evangelici

    Don’t forget!

    28/06/1968: Ricordiamo il 50° di ordinazione di DON GIUSEPPE BRACCHI. Questa felice ricorrenza ci chiama a rendere grazie per il dono inestimabile del sacerdozio. Uniamo le nostre preghiere, perché il Signore conceda a don Giuseppe la grazia di un fecondo ministero in una sempre più stretta intimità con Cristo, pastore delle anime.

     

    Personaggio della settimana

    ANTOINE JEAN BAPTISTE MARIE ROGER DE SAINT-EXUPÉRY Lione 29 giugno 1900 – Mar Mediterraneo Île de Riou 31 luglio 1944

     

    Scrittore ed aviatore francese, è conosciuto in tutto il mondo per essere l’autore del famoso romanzo Il piccolo principe, tradotto in 253 lingue, ma anche per i suoi racconti sul mondo dei primi voli aerei, tra i quali Volo di notte, Terra degli uomini e L’aviatore oltre alla corposa raccolta di pensieri ‘Cittadella’ del 1948. Scrittore riconosciuto, vinse vari premi letterari durante la sua vita, in Francia come all’estero. Durante la seconda guerra mondiale si arruolò nell’aeronautica militare francese e dopo l’armistizio nelle Forces aériennes françaises libres, dalla parte degli Alleati. La sua morte in volo, avvenuta sul finire della guerra, restò per molti anni misteriosa, finché nel 2004 venne localizzato e recuperato il relitto del suo aereo, colpito da un caccia tedesco nel mare antistante la costa marsigliese: fu un pilota della Luftwaffe ad abbatterlo. Tutte le sue frasi più famose, mitiche addirittura, sono tolte dal “piccolo principe”, per questo oggi offriamo al lettore altri passi dalle sue opere meno note, ma non per questo meno significativi

    “Se vuoi costruire una nave non devi per prima cosa affaticarti a chiamare la gente a raccogliere la legna e a preparare gli attrezzi; non distribuire i compiti, non organizzare il lavoro. Ma invece prima risveglia negli uomini la nostalgia del mare lontano e sconfinato. Appena si sarà risvegliata in loro questa sete si metteranno subito al lavoro per costruire la nave”.

    «Legati ai nostri fratelli da un fine comune e situato fuori di noi, solo allora respiriamo, e l’esperienza ci mostra che amare non significa affatto guardarci l’un l’altro, ma guardare insieme nella stessa direzione. Non si è compagni che essendo uniti nella stessa cordata, verso la stessa meta in cui ci si ritrova”. (Terra degli uomini).

    «Come avviene per l’albero, non sai nulla dell’uomo se lo estendi nella sua durata e lo scomponi nei suoi diversi elementi. L’albero non è seme, poi stelo, poi tronco flessibile, poi legno secco. Non bisogna scomporlo per conoscerlo. L’albero è quel potere che lentamente sposa il cielo. La stessa cosa avviene in te, mio piccolo uomo. Dio ti fa nascere, ti fa crescere, ti colma successivamente di desideri, di rimpianti, di gioie e di sofferenza, d’ira e di perdono, e poi ti richiama a sé. Tuttavia tu non sei né quello scolaro, né quello sposo, né quel bambino, né quel vecchio. Tu sei colui che si effettua». (Cittadella)

     

     

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