Martedì 29 novembre 2022

     

    1a Settimana di Avvento

     

    Aforisma del giorno Zaccaria 14,5.7

    Ecco, il Signore verrà e con lui tutti i suoi santi: in quel giorno risplenderà una grande luce.

     

    Preghiera del giorno

    Accogli, o Padre, le preghiere della tua Chiesa e soccorrici nelle fatiche e nelle prove della vita; la venuta di Cristo tuo Figlio ci liberi dal male antico che è in noi e ci conforti con la sua presenza.

    Per il nostro Signore Gesù Cristo tuo Figlio che è Dio e vive e regna con Te nell’unità dello Spirito Santo per tutti i secoli dei secoli. Amen.

     

    Santo del giorno

    S. Francesco Antonio Fasani

    Nato da umile famiglia il 6-8-1681 a Lucera nelle Puglie, entrò da giovane tra i Minori conventuali del suo paese per poi completare il Noviziato a Monte S. Angelo sul Gargano dove emise la professione nel 1696. Nel 1703 fu mandato nel convento di Assisi dove fu ordinato sacerdote l’11-9-1705.

    Passato a Roma, tornò ad Assisi fino al 1707 quando rientrò a Lucera. Eletto ministro provinciale fu protagonista di un’intensa attività apostolica percorrendo tutti paesi della Capitanata e località limitrofe. Sempre attento ai bisogni dei poveri e dei sofferenti, devotissimo alla Vergine, fu vicino ai carcerati e ai condannati che accompagnava fino al luogo del supplizio.

    Morì il 29 novembre 1742. Ancora oggi la sua tomba, nella chiesa di S. Francesco a Lucera è meta di frequenti pellegrinaggi. Proclamato beato il 15 aprile 1951 da Pio XII è stato canonizzato da Giovanni Paolo II il 13 aprile 1986.

     

    Parola di dio del giorno

    In quella stessa ora Gesù esultò di gioia nello Spirito Santo e disse: «Ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza.

    Tutto è stato dato a me dal Padre mio e nessuno sa chi è il Figlio se non il Padre, né chi è il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo». E, rivolto ai discepoli, in disparte, disse: «Beati gli occhi che vedono ciò che voi vedete.

    Io vi dico che molti profeti e re hanno voluto vedere ciò che voi guardate, ma non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, ma non lo ascoltarono».

     

    Riflessione del giorno di Fëdor Dostoevskij – Le notti bianche

    Era una notte meravigliosa, una notte come forse ce ne possono essere soltanto quando siamo giovani, amabile lettore.

    Il cielo era così pieno di stelle, così luminoso che, gettandovi uno sguardo, senza volerlo si era costretti a domandare a sé stessi: è mai possibile che sotto un cielo simile possa vivere ogni sorta di gente collerica e capricciosa?

    Anche questa è una domanda da giovani, amabile lettore, molto da giovani, ma voglia il Signore mandarvela il più sovente possibile nell’anima!

     

    Intenzione di preghiera per il giorno

    Preghiamo perché tutti i bambini trovino amore, accoglienza, protezione e rispetto.

     

    Don’t forget! 1000 quadri più belli del mondo

    ANGELO MORBELLI: GIORNO DI FESTA AL LUOGO PIO TRIVULZIO

    1892 – olio su tela – 78 x 122 cm – Parigi, Musée d’Orsay

    Angelo Morbelli (1853-1919) è l’autore del dipinto intitolato Giorno di festa al Pio Albergo Trivulzio. La scena è ambientata nel grande salone dell’Istituto. Le panche sono disposte in modo ordinato al suo interno e sulle alte pareti si aprono due grandi vetrate.

    Da altre finestre filtrano alcuni raggi di sole che creano riflessi sulla parete di sinistra. Dalla stessa parte, si intravedono le mani di un visitatore: lo si deduce dal bastone da passeggio, dal soprabito e dal cappello elegante posati di fronte.

    Un anziano dorme con il capo appoggiato al piano della panca. Un altro sembra immerso nei suoi pensieri. Infine, l’uomo accanto alla vetrata pare fissare il vuoto. La vastità del salone accresce la sensazione di solitudine degli ospiti e l’effetto è ulteriormente accresciuto dalle posture degli anziani.

    L’ambiente, silenzioso e arredato con le panche ordinate, ricorda l’interno di una chiesa, sensazione rafforzata dalle due vetrate, mentre i raggi di sole che si proiettano sulla parete creano un’atmosfera quasi mistica.

    L’uso dei colori limitato all’ocra nelle sue varie tonalità e al grigio con sfumature di blu contribuisce ancora di più a trasmettere il senso di solitudine e di tristezza che segna la vita degli ospiti. Poche volte si è vista un’opera capace come questa di denunciare una condizione di sofferenza non esibita né ostentata, ma non per questo meno reale… Ci troviamo di fronte a un capolavoro! 

    Condividi questa!

    Informazioni sull'autore

    Potrebbe piacerti anche

    Nessun commento

    È possibile postare il commento di prima risposta.

    Lascia un commento

    Please enter your name. Please enter an valid email address. Please enter a message.

    WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com