mercoledì 25 gennaio ’17

    3.a Settimana del Tempo Ordinario

     

     

    Iniziamo la Giornata Pregando

    O Dio, che hai illuminato tutte le genti con la parola dell’apostolo Paolo, concedi anche a noi, che oggi ricordiamo la sua conversione, di essere testimoni della tua verità e di camminare sempre nella via del Vangelo. Per il nostro Signore…

     

    CONVERSIONE S. PAOLO

    Conversione di San Paolo – Caravaggio

    La svolta decisiva della vita di Paolo si compie sulla via di Damasco, dove scopre il mistero della passione di Cristo che si rinnova nelle sue membra. Perseguitato per Cristo dirà: ‘Completo nella mia carne quello che manca ai patimenti di Cristo, a favore del suo corpo che è la Chiesa’. Questa celebrazione, già presente in Italia nel sec. VIII, entrò nel calendario Romano sul finire del sec. X. Conclude in modo significativo la settimana dell’unità dei cristiani, ricordando che non c’è vero ecumenismo senza conversione.

     

    La Parola di Dio del giorno (Mc 16,15-18)

    Gesù apparve agli Undici e disse loro: «Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo ad ogni creatura.» Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo, ma chi non crederà sarà condannato. E questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno i demoni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano i serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno, imporranno le mani ai malati e questi guariranno».

     

    La Riflessione del Giorno (G. Paolo Jacobini)

    Se a Rigopiano qualcuno ha sbagliato dovrà pagare. E senza sconti o trattamenti di favore, come tante, troppe volte è già avvenuto nella storia patria. Lo si deve alle famiglie dei superstiti e di chi non ce l’ha fatta, lo impone l’etica di una Repubblica che se ha ancora un briciolo di dignità non deve far torto ai suoi figli. Ma dalle montagne d’Abruzzo arriva un monito da tenere a mente, che è poi quello che per qualche minuto ci ha restituiti alla nostra umanità, portandoci fino alle lacrime di fronte ai volti di quei bimbi spaventati, tirati fuori dopo due giorni dalle loro prigioni di ghiaccio dalle mani forti di gente caparbia: Vigili del Fuoco, militari della Guardia di Finanza, poliziotti e Carabinieri, volontari e tecnici della Protezione civile. Gente in gran parte con stipendi da 1.500 euro al mese, anche meno, ma che non s’è tirata indietro quando s’è trattato di andare oltre i limiti del proprio dovere e di vestire i panni dell’eroe. «Sventurato quel popolo che ha bisogno di eroi», fa dire Brecht al suo “Galileo”, con parole divenute famose. Sbagliava: fortunato quel popolo che sugli eroi può contare. Perché niente e nessuno è infallibile al mondo, e quando qualcosa va storto è sempre meglio averlo, un qualche eroe capace di far miracoli.  

     

    Intenzione del giorno

    Preghiamo per tutti i malati di lebbra e perché scompaia dal mondo questa terribile infermità.

     

    E…don’t forget

    GIORNATA MONDIALE DEI MALATI DI LEBBRA

    La lebbra o morbo di Hansen, è malattia infettiva e cronica, causata dal batterio Mycobacterium leprae, che colpisce la pelle e i nervi periferici in vari modi e gradi, anche molto invalidanti. Un tempo considerata maledizione di Dio e incurabile, in era moderna si è rivelata molto meno temibile e meglio curabile che in passato. Le dizioni “morbo di Hansen” vengono oggi privilegiate per evitare lo stigma che la parola “lebbra” ancora reca con sé nell’opinione comune.

     

    Condividi questa!

    Informazioni sull'autore

    Potrebbe piacerti anche

    Nessun commento

    È possibile postare il commento di prima risposta.

    Lascia un commento

    Please enter your name. Please enter an valid email address. Please enter a message.

    WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com