giovedì 9 maggio ’19

    3a Settimana di Pasqua

     

    nell’immagine un dipinto di Matteo Massagrande

     

    Proverbio del giorno

    «Anche le scimmie cadono dagli alberi (Giappone)»

     

    Iniziamo la Giornata Pregando (Preghiera di John Kennedy)

    Gesù, dammi l’amore per eccellenza, l’amore della croce, ma non delle croci eroiche che nutrono l’amor proprio, ma delle croci che si portano con ripugnanza, che si incontrano ogni giorno nella contraddizione, nell’insuccesso, nei falsi giudizi, nella freddezza, nel rifiuto e nel disprezzo altrui, nel malessere e nei difetti del corpo, nelle tenebre della mente e nel silenzio e aridità del cuore. Allora solo tu saprai che ti amo, anche se non lo saprò io, ma questo mi basta. Amen

     

    Pacomio

    Nacque nell’Alto Egitto, nel 287, da genitori pagani: arruolato a forza nell’esercito imperiale a vent’anni, finì in prigione con le reclute. Protetti dall’oscurità, la sera i cristiani recarono loro un po’ di cibo e a Pacomio che domandò loro chi li spingesse a far questo, risposero: «Il Dio del cielo». Pacomio pregò il Dio cristiano di liberarlo dalle catene, promettendo in cambio di dedicare la vita al suo servizio. Tornato in libertà, adempì al voto e si unì a una comunità cristiana del sud Egitto, dove ricevette il battesimo. Condusse vita da asceta e nella solitudine del deserto fissò la sua dimora. Alla sua morte, i monasteri maschili da lui fondati erano nove, più uno femminile.

     

    Ascoltiamo La Parola di Dio (Gv 6,44-51)

    In quel tempo, Gesù disse alle folle: «Nessuno può venire a me, se non lo attira il Padre che mi ha mandato; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno. Sta scritto nei profeti: E tutti saranno ammaestrati da Dio. Chiunque ha udito il Padre e ha imparato da lui, viene a me. Non che alcuno abbia visto il Padre, ma solo colui che viene da Dio ha visto il Padre. In verità, in verità vi dico: chi crede ha la vita eterna.

    Io sono il pane della vita. I vostri padri hanno mangiato la manna nel deserto e sono morti; questo è il pane che discende dal cielo, perché chi ne mangia non muoia. Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo».

     

    Riflessione Per Il Giorno (Charles Péguy)

    In cammino verso Chartres, Charles Péguy vede al margine della strada un uomo che spacca delle pietre colpendole con un grosso martello. Il suo viso esprime disprezzo e i suoi gesti sono pieni di rabbia. Péguy si ferma e chiede: “Signore, cosa sta facendo?”. “Non vede?” risponde l’uomo “non ho trovato altro che questa attività pesante e molto stupida”. Poco più avanti Péguy vede un altro uomo e anche lui si dedica a spaccare delle pietre, ma il suo viso è più sereno e i suoi gesti sono armonici. “Che sta facendo, signore?” Domandò Péguy. “Beh come può vedere, mi guadagno da vivere grazie a questa stancante attività, ma almeno ho il vantaggio di lavorare all’aria aperta” rispose l’uomo. Ancora un po’ più lontano, un terzo spacca-pietre appare invece radiante di felicità. Sorride mentre rompe i massi e guarda serenamente le grosse lastre di pietra. “Che cosa sta facendo?” dice Péguy. “Io?” risponde sorridendo l’uomo “costruisco una cattedrale!”

     

    Intenzione del giorno

    Preghiamo per don Giuseppe Capelli e tutti i sacerdoti defunti del Patronato S. Vincenzo

     

    Don’t forget!

    09-05-2003: muore DON GIUSEPPE CAPELLI, successore di don Bepo come superiore del PSV. Nato a Villa d’Almé il 1-04-1916, è ordinato sacerdote nel 1941. Stretto collaboratore di don Bepo, alla sua morte nel 1975 gli succede come Superiore, mantenendone lo spirito e l’opera. Al termine del mandato nel 1988 a 72 anni decide di andare in Bolivia dove resta fino al 1998. Tornato in Italia trascorre gli ultimi anni presso il Patronato. Si spegne il 9 maggio 2003.

    09-05-1978: Una data che ha cambiato la storia italiana: quel giorno venne trovato a Roma il corpo dell’on. ALDO MORO, rapito e ucciso dalle Brigate Rosse, mentre a Cinisi, in Sicilia, veniva assassinato il giornalista PEPPINO IMPASTATO, in prima linea nella lotta contro Cosa Nostra

     

     

     

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